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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Nave rigassificatore, imprese e associazioni: "Un'opportunità per Brindisi"

Un comitato spontaneo costituito da 16 realtà produttive del territorio sostiene la candidatura del porto di Brindisi

Si va da Confindustria alla categoria dei tassisti. Sedici realtà del mondo produttivo locale (fra associazioni e imprese) hanno dato vita a un comitato spontaneo, ribattezzato Asap (Azione per lo sviluppo e attività del porto) concepito con un obiettivo prioritario: sostenere la candidatura di Brindisi a ospitare una nave rigassificatore. Le possibilità che questo possa avvenire sono concrete, se si considera che il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, lo scorso 9 aprile, aveva indicato proprio il porto di Brindisi come uno di quelli candidati ad accogliere la prima nave per la rigassificazione che sarà acquistata o affittata da Snam. Fra gli scali in lizza sono stati indicati anche quelli di Piombino e Taranto. 

Adesso dunque i principali protagonisti dell’economia territoriale chiedono con forza che la politica e le istituzioni locali remino compatte verso questo obiettivo. Il neocostituito comitato racchiude: Confindustria Brindisi; Cna Brindisi; confesercenti Brindisi; Confcommercio Brindisi; Confimprese Italia Brindisi; Raccomar – Associazione Agenti Marittimi Brindisi; Ops – operatori Portuali Salentini; Impresa Fratelli Barretta Domenico e Giovanni; Gruppo Ormeggiatori del Porto di Brindisi; Fedespedi – Spedizionieri doganali; Propeller Club Port of Brindisi; Avvisatore Marittimo di Brindisi; Federalberghi; Ernesto Palma Slow Food; Cosimo Alfarano Susumaniello; Dino Cavallo presidente categoria tassisti Brindisi.

Di seguito la nota del comitato Asap

Gli aderenti al comitato spontaneo Asap –Azione per lo Sviluppo e Attività del Porto- ritengono necessario e improcrastinabile intervenire rispetto all’ipotesi avanzata dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani di ospitare nel porto di Brindisi una nave adibita allo stoccaggio e rigassifcazione di Gas Naturale. Tale ipotesi scaturisce dall’urgenza del Paese di rimpiazzare il gas russo, di garantire la continuità del fabbisogno energetico italiano -seconda industria manifatturiera d’Europa- e approvvigionarsi nell’immediato di gas considerato l’unico combustibile di transizione nel processo, ancora lungo, per la completa produzione energetica da fonti eco-sostenibili.

Per Brindisi ciò si traduce in un’opportunità irrinunciabile viste le evidenti ed immediate ricadute economiche per il territorio. Il posizionamento di una unità galleggiante non è un’opera impattante né definitiva, non creerebbe interferenze con le operatività portuali né sarebbe ostativa per gli altrettanto auspicati impianti eolici off-shore.  Piuttosto la sola presenza della nave creerebbe un enorme traffico portuale grazie alle gasiere che continuamente la rifornirebbero, un indiscutibile ritorno economico diretto per il personale da impiegare per il funzionamento dell’impianto, per la manutenzione, per tutte le attività portuali in genere e un indotto indiretto per la comunità.

Queste piccole città galleggianti infatti nel resto del mondo creano economie diffuse in settori quali trasporti, strutture ricettive, ristorazione e attività commerciali in genere che seppur apparentemente lontane dall’ambito portuale godono di importanti ricadute economiche grazie alla significativa presenza di personale tecnico, equipaggi, trasfertisti in continua rotazione. 
Alla luce di quanto sopra chiediamo alle istituzioni, alla politica e alla società civile di candidare Brindisi, senza ulteriori indugi, ad ospitare una delle navi che il governo ha deciso di posizionare in alcuni porti italiani. Decidere a priori di non candidare la città per mere prese di posizioni ideologiche e quindi rinunciare ad una opportunità di sviluppo economico senza avere neppure la possibilità di esaminare nel dettaglio un progetto, sarebbe una grave responsabilità nei confronti della comunità.

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