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Lunedì, 29 Maggio 2023
Economia

Comitato diviso, ma è si ai Barretta

BRINDISI – Sì ai pontili dei Barretta, no alla concessione ai D’Astore e no alle sanatorie delle licenze commerciali all’interno del Marina di Brindisi: questa la sintesi del Comitato portuale di oggi. Duro attacco di Malcarne al monopolio dei Barretta. L’approvazione del bilancio e la nomina del segretario generale sono rimaste fuori dall’assemblea, dimenticate.

BRINDISI ? Sì ai pontili dei Barretta, no alla concessione ai D?Astore e no alle sanatorie delle licenze commerciali all?interno del porto turistico Marina di Brindisi: questa la sintesi di circa cinque ore di Comitato portuale, riunitosi oggi per discutere ed approvare argomenti tecnici. L?approvazione del bilancio e la nomina del segretario generale sono rimaste fuori dall?assemblea, dimenticate.

I pontili dei Barretta. Su proposta del presidente Haralambides, concordata col Comune di Brindisi, la famiglia Barretta potrà sistemare altri due pontili nella zona ove ormeggia i suoi rimorchiatori. Si tratta di strutture che occupano 600 metri quadrati, ma portano lo specchio acqueo occupato dall?azienda a circa 7600 metri quadrati. La delibera è stata approvata con 8 voti a favore, 5 contrari e 1 astenuto. Sarebbe bastato un solo voto in meno o un astenuto in più per far saltare il progetto.

Durissima la contestazione del presidente della Camera di commercio, Alfredo Malcarne, secondo il quale «si continua a procrastinare un monopolio che dura 70 anni». Favorevole invece il sindaco Consales, autore in giornata di un durissimo botta e risposta con il capogruppo del Pdl Mauro D?Attis, anch?egli critico sulla concessione ai Barretta (come riportiamo in un altro articolo di BrindisiReport.it).

Damarin. Il Comitato ha invece deciso di non rinnovare la concessione alla ditta Damarin della famiglia D?Astore: sei voti favorevoli, cinque i contrari e tre astenuti. Anche in questo caso era necessario il voto della maggioranza die presenti.

Marina di Brindisi. La delibera che avrebbe sanato le concessioni all?interno del porto turistico è stata ritirata, perché nessuno voleva approvarla. Si trattava di concedere una concessione in sanatoria ad attività che sono state aperte mesi fa e che nel tempo hanno cambiato proprietario: il supermercato, un negozio di articoli sportivi, il ristorante (quest?ultimo peraltro ha appena chiuso). Secondo l?Autorità portuale si poteva sistemare tutto con una delibera che passava un colpo di spugna.

I componenti del Comitato erano di avviso completamente differente. Qualcuno ha paventato il rischio di conseguenze penali e contabili. Qualcun altro invece sostiene che l?assenza della richiesta preventiva di autorizzazione ai subentri possa essere addirittura causa di annullamento della concessione al gestore di Bocche di Puglia. Sono cose da avvocati.

Durante il Comitato non si è discusso di strategie portuali, traffici marittimi e di sfiducia al presidente Haralambides. Sono argomenti che possono attendere.

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