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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Comune: arrivano i "Buoni lavoro”

BRINDISI - Anche il Comune di Brindisi ha deciso di adottare i cosiddetti "buoni lavoro” previsti dalla legge Biagi: si tratta di “voucher” che garantiscono, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale presso l'Inps e quella assicurativa presso l’Inail. Al progetto stanno lavorando gli assessori alla Programmazione Economica (Francesco Cannalire) e alle Politiche Sociali (Marika Rollo).

BRINDISI - Anche il Comune di Brindisi ha deciso di adottare i cosiddetti "buoni lavoro” previsti dalla legge Biagi: si tratta di “voucher” che garantiscono, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale presso l'Inps e quella assicurativa presso l’Inail. Al progetto stanno lavorando gli assessori alla Programmazione Economica (Francesco Cannalire) e alle Politiche Sociali (Marika Rollo).

L'obiettivo è quello di regolamentare i rapporti di lavoro occasionali, e far emergere attività confinate nel lavoro nero, tutelando in tal modo lavoratori che abitualmente operano senza alcuna protezione assicurativa e previdenziale.

“La scelta di introdurre il sistema dei buoni lavoro - afferma Cannalire - nasce dalla volontà di ampliare le forme di lavoro regolare, favorendo le opportunità di impiego e di integrazione del reddito per i soggetti "deboli” al di fuori delle zone d’ombra del lavoro nero. È uno strumento agile e innovativo che produce indubbi vantaggi per l’Amministrazione comunale e sviluppa lavoro per gli stessi prestatori’. Il voucher incorpora, infatti, la prestazione di lavoro, la copertura Inail per eventuali incidenti e il versamento dei contributi previdenziali all’Inps. Il Comune potrà quindi beneficiare di prestazioni nella completa legalità, senza dover stipulare alcun tipo di contratto; per il lavoratore, il compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato”.

“L’idea di base – afferma l’assessore Rollo – è quella di rivoluzionare il concetto di ‘Servizi Sociali’, cancellando la classica politica dell’assistenzialismo e puntando, invece, sulla opportunità di restituire dignità ai disoccupati che, in tal modo, troverebbero completa integrazione, contribuendo alla crescita della collettività attraverso una prestazione lavorativa, sia pure occasionale e saltuaria. Il tutto, partendo da quegli ideali costituzionali alla base della nostra Repubblica”.

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