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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Comune, è polemica sulle variazioni di bilancio: "Troppe perplessità anche dai revisori"

BRINDISI – Lunedì pomeriggio, all'ordine del giorno del Consiglio comunale, dovranno essere approvate diverse variazioni di bilancio. Ma su alcune di esse pende una forte incognita, considerando le numerose critiche rivolte dall'opposizione e non solo circa la politica economica dell'Amministrazione comunale.

BRINDISI – Lunedì pomeriggio, all'ordine del giorno del Consiglio comunale, dovranno essere approvate diverse variazioni di bilancio. Ma su alcune di esse pende una forte incognita, considerando le numerose critiche rivolte dall'opposizione e non solo circa la politica economica dell'Amministrazione comunale.

Sotto l'occhio del ciclone, per esempio, è finita la variazione di bilancio programmata all'ottavo punto dell'ordine del giorno, e riguardante una variazione al bilancio da 99mila euro per la manutenzione straordinaria del verde urbano. Cosimo D'Angelo, capogruppo di “Noi Centro”, non nasconde perplessità soprattutto dopo aver preso atto di una nota del Collegio dei revisori che esprime parere favorevole sull'uscita “nonostante la voce di spesa di difficile se non impossile connotazione”.

La nota è di lunedì 8 novembre, e all'interno si fa riferimento alla spesa complessiva sostenuta dal Comune per un appalto quinquennale per la manutenzione ordinaria del verde cittadino. Ma sono poi risultati necessari anche interventi di sistemazione straordinaria di aree come Parco Patri, aiuole, spartitraffico, rotatorie, così come interventi di manutenzione di impianti irrigui non funzionanti, pozzi di prelievo di acqua di falda, eccetera. Da qui la richiesta per una variazione di bilancio da 99mila euro, partita dal dirigente dell'Ufficio Lavori Pubblici. “Apparirebbe opportuno – scrivono i componenti del Collegio – meglio motivare le richieste di variazione di bilancio”. Non solo, la voce di spesa viene definita “di difficile se non impossibile connotazione”. Nonostante queste premesse, però, il Collegio dei revisori dei conti ha espresso all'unanimità parere favorevole “atteso che la proposta di deliberazione in oggetto rispetti il pareggio finanziario e non alteri gli equilibri del corrente Bilancio di previsione”.

D'Angelo non ci sta e vuole vederci chiaro: “Certi passaggi non sono nitidi – osserva -, in pratica non si capisce come i Revisori dei conti possano dare l'assenso nonostante tutte le riserve espresse. Io stesso, devo ammetterlo, non sono riuscito a comprendere al meglio il motivo di tutta questa spesa, e spero che qualcuno lo chiarisca prima del voto della variazione di bilancio in Consiglio comunale”. Voto che, insomma, sembra tutt'altro che scontato.

Anche dagli altri banchi dell'opposizione non sono mancate le polemiche sulla gestione dei conti al Comune. Proprio ieri, il capogruppo “Democratici e Repubblicani” Salvatore Valentino aveva osservato in una nota che non fosse possibile “programmare delle spese senza sapere a quanto ammontano con certezza i soldi in cassa provenienti dai crediti realmente esigibili e dai i debiti certi. La Corte dei Conti sull’argomento dei residui censura l’operato dell’Amministrazione comunale dandole 60 giorni di tempo per porvi rimedio. A poco sono valsi i chiarimenti del dirigente del settore finanziario in base ai quali ci sarebbe comunque un reale avanzo di bilancio di 2.600.000 euro circa dopo aver eliminato circa 15 milioni di residui attivi e 18 milioni di residui passivi provenienti da rendiconti precedenti. Pertanto questo “tesoretto” cui andare ad attingere potrebbe essere molto meno consistente o addirittura non esistere affatto. In Consiglio comunale potremmo trovarci ad approvare delle spese che avrebbero una copertura solo presunta ma non certa”.

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