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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Consales: sul Pigonati va ridiscusso tutto

BRINDISI - Il Comune di Brindisi, contrariamente a quanto si sostiene nella nota diramata oggi dall'Autorità Portuale, non era informato del fatto che l'intervento di consolidamento previsto anche per le banchine del Canale Pigonati ostacolerebbe un futuro progetto di allargamento del Canale stesso.

BRINDISI - Il Comune di Brindisi, contrariamente a quanto si sostiene nella nota diramata oggi dall'Autorità Portuale, non era informato del fatto che l'intervento di consolidamento previsto anche per le banchine del Canale Pigonati, che collega il porto interno al porto medio ed esterno, ostacolerebbe in maniera molto seria un futuro progetto di allargamento del Canale stesso, per agevolare il transito di grandi navi.

Lo dice il sindaco Mimmo Consales, in risposta alla nota dell'Authority. Consales invita il presidente Iraklis Haralambidis a ridiscutere la questione, e a tale scopo ad apprestare in tempi rapidi una idea di sviluppo del porto da sottoporre al confronto con tutti gli interlocutori legittimati.

La gravità delle condizioni in cui versa il porto di Brindisi impone un grande senso di responsabilità da parte di tutti che spesso deve tradursi nella rinuncia a precisazioni su ciò che viene detto o scritto. Ma c’è un limite a tutto che non è consentito a nessuno superare per non offendere l’intelligenza degli interlocutori di turno.

E’ opportuno chiarire  che personalmente sono assolutamente convinto dell’utilità di far vivere il porto interno, anche attraverso l’arrivo di navi da crociera. E se questo comporta la necessità di allargare il Canale Pigonati si proceda in tal senso. Quando, a suo tempo, il commissario dell’ente portuale Lolli mi illustrò questa possibilità non esitai a dare il via libera, producendo anche tutti gli atti necessari dal punto di vista tecnico.

Il ritorno del presidente Haralambides evidentemente ha comportato un ripensamento delle scelte dell’Authority ed oggi, se ho ben capito, i lavori di consolidamento potrebbero definitivamente pregiudicare l’allargamento del canale. Il dott. Titi ha lanciato un allarme ben preciso e con una nota l’Autorità Portuale liquida il problema sostenendo che la scelta di realizzare i lavori è stata compiuta proprio dall’ammiraglio Lolli e che sull’argomento si è pronunciato anche il Comitato Portuale.

Da componente dello stesso organismo voglio chiarire che ci saremo limitati, come spesso avviene, a prendere atto dell’intervento strutturale, ma escludo che qualcuno abbia fatto notare che si trattava di una scelta vincolante anche per le scelte future. Ed in effetti, il problema è proprio questo: al di là dello scaricabarile mediatico emerso dal comunicato stampa, qual è l’idea di sviluppo futuro del porto interno dell’attuale gestione dell’ente portuale?

Come si fa a vincolare il futuro quando si è ancora in fase assolutamente embrionale dei lavori del Piano regolatore del porto? Come si fa a compiere scelte così importanti senza l’assenso della città (e quindi dell’amministrazione comunale) atteso che il porto è parte integrante e vitale della nostra Brindisi? Ed allora, senza voler sollevare polveroni il presidente Haralambides riporti in discussione questo problema nelle sedi più idonee, non prima di aver elaborato una idea di sviluppo da sottoporre a tutti gli attori del territorio.

 

 

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