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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Tap/ Coro di critiche contro Blasi

BRINDISI - Tomaselli, la Mariano e Iurlaro bocciano la proposta del segretario regionale Pd Sergio Blasi, che propone di spostare il gasdotto Tap da San Foca a Brindisi. Brigante dice: «Parliamone e valutiamo». I grillini: «Contrari al progetto, ma se proprio si deve fare, ipotesi Micorosa».

BRINDISI - La proposta del segretario regionale del Pd Sergio Blasi, che ha chiesto un consiglio regionale monotematico sul progetto del gasdotto Tap e continua a perorare la causa dello spostamento da San Foca (Lecce) a Cerano, per convertire a gas la centrale a carbone Federico II, raccoglie più critiche che consensi.

Tra i critici si schiera il senatore del Pd Salvatore Tomaselli: «Ben vengano le discussioni nelle sedi istituzionali e non sui giornali, ma è bene specificare che quella di Blasi un’iniziativa personale, mai discussa nel partito. Quanto allo spostamento, ricordo che la scelta di San Foca è frutto di una indagine approfondita svolta da tecnici per diversi anni, che hanno preferito quel sito a quattro alternative possibili sul territorio brindisino (1 a Nord e tre a Sud), scartate per ragioni ambientali o per l’alta densità abitativa e industriale».

Tomaselli entra poi nel merito della riconversione della centrale Brindisi Sud: «L’idea, che ogni tanto torna, del gas per convertire Cerano è fuori da ogni logica industriale e dunque demagogia allo stato puro. Si tratterebbe di due impianti tecnologicamente diversi. In termini economici sarebbe più sensato chiedere la chiusura di Cerano e fare una nuova centrale a gas, piuttosto che riconvertire quella centrale da carbone a gas, anche perché oggi in Italia gli impianti a gas, pure quelli di nuova generazione, sono fermi oppure sotto-utilizzati». Netto il giudizio dell’onorevole Elisa Mariano (Pd): «L’uscita di Blasi è goffa, fuoritempo e insensata, perché rischia di mettere contro due comunità. E poiché l’argomento non è stato discusso nel partito di cui Blasi è segretario regionale, avrebbe fatto bene a specificare che la sua presa di posizione è personale».

Anche il senatore Pietro Iurlaro (Pdl) replica alle nuove dichiarazioni di Blasi, criticandole: «Il suo ragionamento sembra essere quello di “a casa mia no, a Brindisi sì”, figlio di una visiona tipica di chi dice sì a tutto ma, come direbbero gli inglesi, ‘non nel mio giardino’. Fermo restando il convincimento della politica, non certo solo quella di centrodestra, sulla bontà del progetto Tap e dei vantaggi in termini energetici per l’intero territorio nazionale già accertati dagli accordi sottoscritti e nella certezza che il confronto, anche in via Capruzzi, non possa che far bene alla discussione, mi preme sottolineare come il sito sia stato individuato dagli esperti sulla base di valutazioni tecniche. Sarebbe opportuno, quindi, che i tecnici facessero, come fanno, i tecnici. E i politici, questo temo più utopico, i politici».

Il consigliere regionale Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola) invece non chiude la porta alla proposta del segretario Pd: «Non boccio l’idea in assoluto, anche perché è da anni che parliamo di conversione delle centrali dal carbone al gas. Valutiamo quali possono essere le possibili ricadute positive e negative per il nostro territorio. Di certo è evidente che il modello di sviluppo industriale di Taranto e Brindisi è fallito, e credo sarebbe un peccato rovinare anche San Foca e Melendugno. Ragioniamo senza steccati ideologici e politici».

Interviene anche Fabiano Amati (Pd): «La convocazione del Consiglio regionale sul gasdotto Tap è un'ottima idea: servirà a capire se l'assemblea legislativa pugliese condivide l'utilità e la strategicità per l'Italia dell'infrastruttura energetica. Tutti gli altri problemi, ed in particolare la decisione sulla localizzazione, riguardano cognizioni tecnico-scientifiche estranee alla competenza funzionale del consiglio regionale e alle possibilità culturali - parlo ovviamente per me - dei singoli consiglieri».

Sempre sull’argomento Tap, i grillini brindisini del Meet-up 468 chiariscono che la loro posizione resta quella originaria «di ferma contrarietà al gasdotto Tap». Ma precisano che, poiché è evidente che la politica e il governo sono orientati ad autorizzare il progetto, «allora sarebbe preferibile valutare l’ipotesi di far passare il gasdotto da Brindisi, in zona ex-discarica Micorosa, per bonificare l’area inquinata». Nei prossimi giorni i grillini presenteranno a tal proposito una relazione a cui stanno lavorando due ingegneri e un geologo.

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