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D'Attis: "Stabilimento Intel, pronto a incontrare il presidente del Consorzio Asi"

La politica locale, di tutti gli schieramenti, si muove dopo le voci di investimenti della multinazionale in Europa. La strada è però ancora lunga e serve coordinamento, come dichiara Fabiano Amati

BRINDISI - C'è chi propone di incontrare il presidente del Consorzio Asi Vittorio Rina e chi lancia l'idea di un "comitato di buona volontà". Come detto, si è ancora a livello di suggestione, ma l'idea che Intel possa investire in Italia, magari in Puglia, galvanizza i politici locali e non solo, come è giusto che sia. Uno stabilimento della multinazionale che produce dispositivi a semiconduttore, microprocessori, componenti di rete e altri circuiti integrati, a Brindisi sarebbe una scossa per l'occupazione e l'economia locale. Così, dopo che Riccardo Rossi su BrindisiReport ha spiegato la sua visione, anche il parlamentare brindisino Mauro D'Attis (Forza Italia) e il consigliere regionale del Partito Democratico Fabiano Amati intervengono sull'argomento (Amati in verità si era già espresso una prima volta). Dichiara D'Attis: "La ricerca di un insediamento produttivo annunciato dal gruppo Intel impone determinazione e concretezza. Al presidente del Consorzio Asi di Brindisi propongo un incontro istituzionale su questa vicenda. Io ho già dato la mia disponibilità (pur se non raccolta da chi continua, sulle grandi questioni, a ignorare) e la concreta intenzione di interloquire direttamente con il vice ministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto.

Dal canto suo, Fabiano Amati afferma: "La proposta pugliese all'investimento Intel è nei cosiddetti lotti meridionali della zona Asi di Brindisi. E' un'area già analizzata nelle sue caratteristiche ambientali, prossima al carbondotto (utilizzabile come asse attrezzato) e con a ridosso una stazione del nuovo collegamento ferroviario. C'è però bisogno di tenere alta l'attenzione sul potenziale di Brindisi e superare pure qualche timidezza delle istituzioni e associazioni brindisine". Il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Amati prosegue: "Si tratta di organizzare un comitato di buona volontà, che abbia entusiasmo pari a quello che regolarmente si mette per vincere le partite più difficili. A Brindisi c'è una vasta area industriale, non utilizzata e già oggetto di verifiche sull'inquinamento, che in larga parte potrebbe essere destinata all'investimento produttivo della Intel. Tale area, denominata lotti-meridionali, ha una dimensione di circa 350 ettari, è contigua al carbondotto ormai prossimo alla dismissione - e dunque riutilizzabile quale infrastruttura logistica attrezzata - ed è (altro elemento di vantaggio nella candidatura) a ridosso della costruenda stazione elementare del nuovo collegamento ferroviario; quello che eliminerà, per intenderci, l'attuale attraversamento della città.  A ciò si aggiunga la stretta connessione dell'area con il sistema portuale e aeroportuale, la principale arteria stradale adriatica, e la prossimità con l'ulteriore aeroporto di Grottaglie. E non è tutto: l'area infatti ben potrebbe essere ampliata, poiché confinante con proprietà fondiarie ampie e pianeggianti. Insomma, se si rivolgerà alla Puglia l'interesse per l'investimento Intel, credo che Brindisi sia la soluzione più razionale e quella in grado più delle altre di battere la concorrenza delle altre regioni italiane in lizza".

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