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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Il Gruppo Tecnocasa fotografa il mercato immobiliare di Brindisi

Le tendenze della domanda, dei prezzi, dei canoni di locazione nei vari quartieri in un rapporto dell'ufficio studi, che è stato presentato in una conferenza stampa

BRINDISI – Si è tenuta a Brindisi la conferenza del Gruppo Tecnocasa, che è servita a fare il punto sul mercato immobiliare locale, partendo dai dati dell’ufficio studi aziendale. Nella seconda parte del 2018 i valori immobiliari di Brindisi hanno registrato una diminuzione dello 0,5%. La sintesi dice, mercato immobiliare sostanzialmente stabile in Centro e nelle zone di Casale e Sciaia.

La maggiore facilità di accesso al credito incide positivamente, ma i prezzi e il numero delle richieste non hanno evidenziato particolari variazioni. Sul mercato si muovono sia investitori sia acquirenti di prima casa, orientati in particolare sulle zone centrali e alla ricerca di monolocali e bilocali da mettere a reddito o da destinare a casa vacanza, per sé oppure da affittare a turisti. Mercato dinamico nelle zone di Cappuccini e Minnuta.

Domanda e disponibilità di spesa: vince il trilocale

Sulla base delle richieste pervenute nelle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete di Brindisi la tipologia più richiesta è il trilocale, scelto come obiettivo della compravendita dal 51,2% dei potenziali acquirenti, mentre la disponibilità di spesa nel 58,5% dei casi si concentra nella fascia fino a 119 mila euro. La tipologia più offerta sul mercato è il trilocale, che compone il 43,6% dei portafogli delle agenzie del Gruppo Tecnocasa.

Locazioni: canoni in rialzo

Sul mercato delle locazioni si registrano canoni aumento: +2,5% per i bilocali e +1,8% per i trilocali. Il contratto di locazione più utilizzato rimane quello a carattere transitorio (69,6%), segue quello a canone libero ed infine a canone concordato.

Compravendite: in provincia transazioni in aumento

In città nel 2018 sono state effettuate 701 transazioni, pari al -2,1% rispetto al 2017, la provincia chiude invece con 2.481 compravendite, in aumento del +3,8%.

Brindisi: mercato dinamico anche grazie agli investitori

Nella seconda parte del 2018 i valori immobiliari di Brindisi hanno registrato una diminuzione dello 0,5%. Mercato immobiliare sostanzialmente stabile in Centro e nelle zone di Casale e Sciaia, nella seconda parte del 2018. La maggiore facilità di accesso al credito incide positivamente, ma i prezzi e il numero delle richieste non hanno evidenziato particolari variazioni.

Sul mercato si muovono sia investitori sia acquirenti di prima casa, orientati in particolare sulle zone centrali e alla ricerca di monolocali e bilocali da mettere a reddito o da destinare a casa vacanza, per sé oppure da affittare a turisti. In quest’ultimo caso si orientano su monolocali e bilocali su cui investire 30-40 mila euro da ristrutturare.

A ricercare la prima casa ci sono giovani coppie, famiglie che effettuano acquisti sostitutivi e talvolta anche single: il taglio più richiesto è il trilocale, possibilmente dotato di spazio esterno, per una spesa che va da 115 a 130 mila euro in zona Sciaia e da 150 a 160 mila euro in zona Casale. Non manca la domanda proveniente da lavoratori della base Onu, spesso stranieri, che ricercano anche quadrilocali purché siano dotati di spazio esterno.

Continua a riscontrare un ottimo interesse, soprattutto della clientela più giovane, il quartiere Sciaia, sorto alla fine degli anni ’80 con immobili che adesso si vendono a 1100 euro al mq. Questa è una delle ultime zone di sviluppo di Brindisi. Del Centro Storico si apprezzano le abitazioni degli anni ’60 che si affacciano sui corsi principali (corso Umberto, corso Garibaldi, corso Roma) e che in buone condizioni hanno prezzi medi di 1300 euro al mq con punte di 1600 euro per le soluzioni signorili e ristrutturate.

Quelle indipendenti con vista mare possono arrivare anche a punte più elevate. Il quartiere del Casale è più periferico ma ha sempre registrato un buon dinamismo grazie agli acquisti delle famiglie che vogliono migliorare e dei dipendenti che lavorano presso la vicina base Onu. Il nuovo si scambia ora a prezzi medi di 1400 – 1500 euro al mq, mentre l’usato ha quotazioni medie di 850-900 euro al mq.

Il Casale è un quartiere che, in seguito al ribasso dei prezzi, è diventato più accessibile anche per chi ha budget più contenuti. Sul mercato delle locazioni sono attive le giovani coppie e le famiglie, ma anche lavoratori impiegati presso l’Onu, e trasfertisti impiegati presso la zona industriale che spesso però scelgono il Centro. I bilocali costano 400-450 euro, i trilocali 500-600 euro e i quadrilocali fino a 600-700 euro al mese.

Mercato dinamico nelle zone di Cappuccini e Minnuta. La prima è centrale e servita e si caratterizza per avere un’offerta edilizia variegata che parte dagli anni ’70 e arriva fino agli interventi degli ultimi anni, con la demolizione e la ricostruzione di vecchi edifici. Acquistare un appartamento nuovo comporta una spesa compresa tra 1400 e 1500 euro al mq, con punte di 1600 euro al mq per le soluzioni più prestigiose.

Il prezzo dell’usato, invece, varia da 700 a 1200 euro al mq a seconda dello stato interno, della vetustà, della luminosità e dell’ubicazione su strade principali o interne. Apprezzata dagli acquirenti anche la Minnuta che, negli ultimi anni, è stata interessata da un notevole sviluppo urbano, con la creazione di una scuola, di una chiesa con oratorio, del nuovo “Parco del Cillarese” e di alcune nuove costruzioni.

La parte più recente di Minnuta risale ai primi anni 2000 con condomini valutati 900-1000 euro al mq e soluzioni indipendenti di 70 mq che costano fino a 1000 euro al mq; quella più vecchia, invece, risale agli anni ’50 e ospita soluzioni di grandi dimensioni (spesso intorno a 140 mq) che, da ristrutturare, hanno valori intorno a 700 euro al mq.

Aumenta la domanda di immobili in locazione e proviene non solo da giovani coppie ma anche da lavoratori trasferisti impiegati nelle aziende aeronautiche e dell’Enel. Si ricercano soprattutto trilocali, che costano 550 euro al mese, ma c’è richiesta anche di monolocali e bilocali, affittati rispettivamente a 250-300 euro e 400 €euro al mese. I contratti maggiormente stipulati sono di natura transitoria e di durata annuale.

Il mercato immobiliare di Bozzano, Sant’Elia e Santa Chiara nella seconda parte del 2018 ha registrato un andamento difforme. In aumento i valori di Bozzano, in diminuzione quelli di Santa Chiara dal momento che l’offerta abitativa risale agli anni ’60-’70 e, di conseguenza, per essere venduta ha bisogno di essere collocata sul mercato a prezzi più contenuti.

Il quartiere è confinante con quello di Commenda della cui concorrenza risente e questo è un ulteriore motivo per cui i prezzi sono diminuiti. Il quartiere di Santa Chiara riscontra sempre consensi tra i potenziali acquirenti perché ben servito. Si tratta di un’area caratterizzata da edilizia cooperativa degli anni ’70-’80 che si scambia tra 1000 e 1100 euro al mq, ma può toccare punte di 1200 euro al mq se l’appartamento è ben ristrutturato.

In generale, in questi tre quartieri, acquistano coppie e famiglie in cerca della prima casa oppure della soluzione migliorativa. La tipologia più richiesta è il trilocale, meglio se non posizionato all’ultimo piano, mentre è importante la presenza del box auto.

Mercato completamente diverso a S. Elia dove prevalgono le soluzioni in edilizia popolare e convenzionata. Parliamo di un mercato interno in cui comprano prevalentemente persone del posto oppure coloro che in passato hanno acquistato in altri quartieri e che ora ritornano per acquistare tagli più grandi. I valori al mq si aggirano intorno a 500-650 euro al mq.

Residenziale l’area di Bozzano, caratterizzata da tipologie degli anni ’80 e ’90 che, in buono stato, si vendono a circa 900-1000 euro al mq. Il quartiere è sempre molto richiesto ed ambito soprattutto da chi fa acquisti di tipo migliorativo. Per un trilocale si spendono mediamente 125-130 mila euro. Chi ha budget più contenuti ma vuole comunque vivere nel quartiere si orienta nella zona ex 167 dove i prezzi scendono sotto i 1000 euro al mq. Sul mercato degli affitti il taglio più richiesto è il trilocale ed i canoni non superano 400-450 euro al mese.

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