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Decreto Madia: il porto di Brindisi con Bari, Manfredonia, Barletta e Monopoli

Brindisi con Bari, Manfredonia, Barletta e Monopoli formerà l’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale. Lo anticipa l’agenzia di stampa politica e parlamentare Public Policy. Le Autorità Portuali italiane scenderanno da 19 a 15, e non più a 14

Brindisi con Bari, Manfredonia, Barletta e Monopoli formerà l’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale. Lo anticipa l’agenzia di stampa politica e parlamentare Public Policy. Le Autorità Portuali italiane scenderanno da 19 a 15, e non più a 14, con la decisione di separare Taranto dall’originario progetto di un’authority unica per i porti pugliesi, richiesta sollevata nelle scorse settimane quando il ministro Graziano Delrio assieme al governatore Michele Emiliano affrontò proprio a Taranto il problema delle pressioni che giungevano sia dal versante ionico che da quello adriatico per la conservazione dell’autonomia della governance.

Una scelta, a giudizio di molti operatori portuali, sbagliata considerando che la rete portuale pugliese sarebbe stata più forte se inclusa in un sistema unico di gestione. Del resto, con le recenti modifiche degli assetti in Mediterraneo, Taranto molto difficilmente potrà tornare ad essere un hub per i container con gli investimenti in grandi porti sia in Africa Settentrionale, che a Cipro, e non potrà aspettarsi una rinascita come porto industriale se nessuno acquisterà l’Ilva. Ma avrà il problema, a due anni dall’avvio della riforma, di presentare un fatturato in crescita pena la perdita dell’autonomia (se le regole in bozza non sono mutate). Spesso la politica non solo arriva in ritardo, ma è anche accecata dai localismi.

Questo nuovo assetto della portualità italiana su 15 authority di sistema, è contenuto in uno dei decreti attuativi della riforma della Pubblica Amministrazione che Marianna Madia porterà in Consiglio dei Ministri tra il 15 e il 22 gennaio, contenuto anticipato appunto da Public Policy. Questo spezzatino della riforma tra Pubblica Amministrazione e Infrastrutture e Trasporti è un altro segno del cammino travagliato del progetto Delrio. Ma il varo sembra ormai molto vicino, almeno quello della struttura della rete dei porti. La ridorma della governance potrebbe anche essere rinviata ad altra data.

Se così sarà, bisogna attendersi anche un interregno alla testa delle nuove Autorità di Sistema Portuale affidato a commissari, che comincerebbero a mettere in collegamento i diversi scali nel caso delle authority nate da accorpamenti di più porti, a censire risorse, traffici, strutture umane e materiali, e fare prove di coordinamento aspettando i nuovi presidenti ed i consigli di amministrazione. Brindisi avrà diritto ad un rappresentante nel nuovo organismo di governance, che dovrà essere designato dal sindaco.

Ecco, infine, il nuovo schema della rete delle authority contenuto nel decreto del ministro Marianna Madia, che Public Policy ha potuto visionare: Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Occidentale (Genova, Savona e Vado Ligure); del Mare Ligure Orientale (La Spezia e Marina di Carrara);  del Mare Tirreno Settentrionale (Livorno, Piombino, Portoferraio e Rio Marina); del Mare Tirreno Centro-Settentrionale (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta); del Mare Tirreno Centrale (Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia); del Mare Tirreno Meridionale (Gioia Tauro, Crotone porto vecchio e nuovo, Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Messina, Tremestieri, Vibo Valentia e Reggio Calabria); del Mare di Sardegna (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso-Portovesme e Santa Teresa di Gallura solo banchina commerciale);  del Mare di Sicilia Occidentale (Palermo, Termini Imerese, Porto Empedocle e Trapani); del Mare di Sicilia Orientale (Catania e Augusta); del Mare Adriatico Meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli); del Mar Ionio (Taranto); del Mar Adriatico Centrale (Ancona, Falconara, Pescara, Pesaro, San Benedetto del Tronto esclusa darsena turistica, e Ortona);  del Mare Adriatico Centro-Settentrionale (Ravenna); -del Mare Adriatico Settentrionale (Venezia e Chioggia); del Mare Adriatico Orientale (Trieste).

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