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Digitale terrestre, 6 milioni a 22 tv locali

BARI - Sono 22 le emittenti televisive che sono state ammesse al bando regionale per il passaggio al digitale terrestre, per un investimento progettato di 14,3 milioni di euro le aziende avranno agevolazioni per più di 6 milioni. A dare la notizia è stato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha illustrato i motivi dell'intervento dell'ente in questa delicata fase.

BARI - Sono 22 le emittenti televisive che sono state ammesse al bando regionale per il passaggio al digitale terrestre, per un investimento progettato di 14,3 milioni di euro le aziende avranno agevolazioni per più di 6 milioni. A dare la notizia è stato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha illustrato i motivi dell'intervento dell'ente in questa delicata fase.

“Stiamo dando ossigeno alle tivù locali perché non muoiano fagocitate dalla crisi e dalle grandi televisioni. Non siamo disposti a rinunciare alle nostre emittenti perché rappresentano l’essenza stessa della democrazia e non intendiamo permettere che siano strangolate dall’adeguamento alle nuove tecnologie. Ecco perché abbiamo voluto accompagnarle in questo complesso passaggio dall’analogico al digitale. Ci aspettiamo che crescano migliorando trasmissioni e servizi ai cittadini e soprattutto dando occupazione”.

La graduatoria sarà disponibile sia sul bollettino uffuciale della regione Puglis e sia sul sito www.sistema.puglia.it. Le emittenti presenti nell'elenco con sede in Puglia potranno migliorare il proprio sistema produttivo. Si tratta di Tele Bari Srl; Tele Radio Studio 5 Regione Puglia Srl; Sette Gold Srl (già Video Emme Srl); Antennasud Edivision spa; Delta TvS pa; Teleregione Srl; Canale 7 Srl; Trcb Televisione Radio Centro Broadcasting Srl; Telenorba Spa; So.Ge.P. Srl emittente Telesveva; Fondazione Voce di Padre Pio; Radio Italia Puglia; Tele C Spa; Associazione Progetto Spazio 2000 emittente Telemajg; Blustar Tv; Teleradioerre Srl; Ce.Pr.A.V. Srl; Mediacom Srl; Teledauna Srl; Teleradio San Severo Scarl; Telefoggia srl; Erretiemme srl.

L'importo degli investimenti dipenderà dalla potenza di trasmissione degli impianti, compresi tra un minimo di 300mila euro a un massimo di 1,5 milioni di euro. Il passaggio al digitale sarà possibile grazie all'acquisto di impianti e attrezzature, programmi informatici, brevetti, know how, conoscenze tecniche non brevettate e servizi di consulenza, ma anche opere murarie.

l passaggio dalla televisione analogica a quella digitale avrà delle condizioni da rispettare, gli investimenti dovranno durare massimo 12 mesi, dal ricevimento della comunicazione di avvenuta ammissione da parte della regione,altra clausola da rispettare, il mantenimento del livello occupazionale registrato dalle emittenti televisive nelle esercizio 2010.

A evidenziarlo è il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Loredana Capone: “Questo incentivo – ha detto – favorisce oltre 14 milioni di investimenti, agevolando 22 emittenti, molte delle quali senza aiuti sarebbero state destinate allo spegnimento. Così garantiamo pluralità dei servizi e dunque libera concorrenza a vantaggio degli utenti. Adesso ci aspettiamo che le imprese salvaguardino i posti di lavoro, come stabilito dal bando”.

Per l'assessore alla comunicazione Nicola Fratoianni, “la pluralità delle voci aiuta la politica a lavorare meglio. Non vogliamo rinunciare a questi stimoli né al ruolo svolto dalle emittenti locali nell’informazione e nell’intrattenimento”. Al bando hanno partecipato 28 piccole e medie imprese, 6 considerate inammissibili sono state escluse poiché prive di sede nella Regione Puglia, o non iscritte al registro delle imprese o perchè non hanno risposto alla richiesta di integrazione dei documenti.

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