"Disagi lavorativi e carenze organizzative": dipendenti comunali in stato d'agitazione
Il sindacato Fp Cgil ha proclamato lo stato di agitazione del personale dell'amministrazione comunale di Cisternino
CISTERNINO – “Disagi lavorativi che si trascinano da oltre un triennoo dovuti a carenze organizzative”. Per questo, in estrema sintesi, il sindacato Fp Cgil ha proclamato lo stato di agitazione del personale del Comune di Cisternino. La decisione è stata presa nel vorso di un’assemblea che si è svolta lo scorso 6 marzo. In una nota della Fp Cgil a firma della segretarua territoriale Patrizia Stella, si denunciano, appunto, “carenze organizzative interne da cui deriva pregiudizio sul benessere lavorativo e nell’erogazione dei servizi all’utenza”.
“Da oltre 3 anni - si legge nella nota - non viene erogato ai dipendenti il salario accessorio spettante e vani sono stati i tentativi delle organizzazioni sindacali di sollecitare gli adempimenti propedeutici alla trattativa per la ripartizione di quanto contrattualmente dovuto”.
La Cgil ricorda che “nel Dicembre del 2017 erano state convocate le organizzazioni sindacali per una proposta la chiusura del Ccdi con la distribuzione al personale della produttività relativa al triennio 2015-2016-2017 senza quantificare la proposta e vanificando poi il tutto con continui rinvii pretestuosi e immotivati”.
La Fp Cgil rimarca di aver “a più riprese ha stigmatizzato il comportamento improduttivo della parte pubblica che sta arrecando pregiudizio economico e professionale a tutti i dipendenti”.
“Pertanto – prosegue Patrizia Stella - non avendo registrato alcuna volontà da parte dell’amministrazione comunale di chiudere la trattativa per dare soluzione alla tante problematiche più volte evidenziate l’assemblea ha dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale”.
“In mancanza di risposte e di iniziative concrete e tempestive finalizzate a ristabilire i diritti contrattuali del personale dipendente – conclude il sindacato - saranno intraprese idonee iniziative senza escludere il coinvolgimento degli organi di controllo e il ricorso alle vie legali”.