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Energia da fonti rinnovabili: una proposta di legge di Epifani al consiglio regionale

BARI - I consiglieri regionali del Pd Giovanni Epifani (primo firmatario), Filippo Caracciolo, Gerardo De Gennaro e Francesco Ognissanti, hanno depositato una proposta di legge sulla “Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”. L’iniziativa è stata illustrata nella giornata di ieri dal consigliere Epifani, nel corso di un incontro con l’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro.

BARI - I consiglieri regionali del Pd Giovanni Epifani (primo firmatario), Filippo Caracciolo, Gerardo De Gennaro e Francesco Ognissanti, hanno depositato una proposta di legge sulla “Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”. L’iniziativa è stata illustrata nella giornata di ieri dal consigliere Epifani, nel corso di un incontro con l’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro. La proposta, come spiegano i proponenti, punta ad adeguare la legge regionale in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili e per la riduzione di immissioni inquinanti approvata nel 2008 ed osservata dalla Corte costituzionale.

“La Puglia – spiega Epifani - ha intrapreso la strada della produzione di energia da fonti rinnovabili puntando ad abbattere radicalmente la quantità di agenti inquinanti nell’ambiente. La politica energetico-ambientale della Puglia è stata un’intuizione felice del presidente Vendola, un risultato da consolidare e migliorare. Di qui la necessità di modernizzare il riferimento legislativo regionale in materia, integrandolo delle norme e direttive comunitarie ed internazionali nel frattempo intervenute. Insomma una legge quadro sulla promozione dell’energia da fonti rinnovabili, nel solco di quanto di buono ha fatto negli ultimi cinque anni la Puglia in tema di energie alternative ed ambiente”.

Punto saliente della proposta di legge è la semplificazione degli iter autorizzativi di competenza regionale con il riconoscimento dell’autorizzazione unica come nulla osta onnicomprensivo a costruire ed esercitare l’impianto. L’autorizzazione unica costituisce variante allo strumento urbanistico ad eccezione degli impianti da realizzare in zone classificate agricole. Altra novità – ai fini dell’accelerazione dell’iter autorizzativo - è data dall’elenco delle aree non idonee alla costruzione degli impianti, da individuare entro il 31 marzo del prossimo anno in collaborazione con gli enti locali. Maggiori sinergie con le amministrazioni periferiche è prevista anche con il trasferimento alle Province delle funzioni di autorità competenti al rilascio di autorizzazioni uniche per impianti che abbiano una potenza contenuta.

Anche in questo caso il trasferimento di deleghe costituirebbe una forma di velocizzazione degli iter autorizzativi. La proposta di legge prevede, inoltre, che la Regione possa promuovere la ricerca e lo sviluppo nel settore delle energie da fonti rinnovabili e la realizzazione di impianti di produzione attraverso la concessione di contributi o facilitazioni finanziarie. Due, infine, gli organismi di verifica e controllo: uno competente a sovrintendere al recupero, riciclaggio e smaltimento degli impianti in dismissione, l’altro, denominato “Consulta regionale per le energie da fonti rinnovabili”, istituito con il compito di esprimere pareri obbligatori sulle modifiche legislative in materia energetica, sulle proposte di aggiornamento e modifica del Piano energetico ambientale regionale, sugli atti di programmazione nel settore delle energie rinnovabili e sui piani di incentivazione e sviluppo.

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