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Falsi poveri? Spiati dal Comune

BRINDISI – Hai lo yacht ma sei “povero in canna”? Il Comune ti segnala al Fisco. Nella lotta strenua contro gli evasori fiscali si schiera ora in prima linea anche L’Ente municipale di Brindisi che si è impegnato a “spifferare” all’Agenzia delle Entrate di Bari qualsiasi posizione anomala riscontrata nel territorio. Un esempio? I nominativi di coloro che hanno residenza all’estero ma imprese in città. Poi, anche, chi non paga le imposte comunali, e riceve avvisi di accertamento per omesse dichiarazioni. E infine i poveracci che se ne vanno in barca, che possiedono aerei, autovetture di lusso, proprietà immobiliari in località turistiche, pur senza reddito o con reddito inadeguato.

BRINDISI – Hai lo yacht ma sei “povero in canna”? Il Comune ti segnala al Fisco. Nella lotta strenua contro gli evasori fiscali si schiera ora in prima linea anche L’Ente municipale di Brindisi che si è impegnato a “spifferare” all’Agenzia delle Entrate di Bari qualsiasi posizione anomala riscontrata nel territorio. Un esempio? I nominativi di coloro che hanno residenza all’estero ma imprese in città. Poi, anche, chi non paga le imposte comunali, e riceve avvisi di accertamento per omesse dichiarazioni. E infine i poveracci che se ne vanno in barca, che possiedono aerei, autovetture di lusso, proprietà immobiliari in località turistiche, pur senza reddito o con reddito inadeguato.

La stretta di mano tra Comune di Brindisi e Agenzia delle Entrate ha la forma giuridica di un protocollo d’intesa, siglato dal direttore della sede regionale, Aldo Polito, e dal dirigente del settore Tributi Mirella Destino. Sarà una “priorità” il contrasto dell’evasione fiscale, la ricerca, quindi, di ogni brindisino la cui posizione nei confronti dell’Erario vada ritenuta in parte o del tutto irregolare.  Il Comune di Brindisi si impegna a trasmettere all’Agenzia delle Entrate “segnalazioni qualificate”, fornendo “dati e notizie utili sulla realtà socio economica locale”.

Per questa ragione potranno anche essere creati dei gruppi di studio con competenze specifiche. Nello specifico saranno vagliati i nomi di coloro che pur svolgendo una attività di impresa o di lavoro autonomo sono privi di partita Iva. Dovranno stare in guardia coloro che nelle dichiarazioni dei redditi hanno dichiarato di svolgere una attività diversa da quella direttamente rilevata dagli “agenti” comunali. Chi è stato scoperto, come committente o gestore ad effettuare affissioni pubblicitarie abusive o gestisce bar e altri servizi sotto forma di club o associazioni culturali. Questo per quel che concerne il settore “commercio”.

Per l’urbanistica e il territorio saranno individuati quanti hanno realizzato opere di lottizzazione finalizzate alla cessione di terreni, in assenza dei redditi dichiarati, hanno partecipato come proprietari, professionisti e imprenditori a operazioni di abusivismo edilizio. Saranno segnalati al Fisco i soggetti che posseggono seconde case, o altre unità immobiliari non indicate nella dichiarazione dei redditi o risultano i reali utilizzatori di abitazioni che sono intestate ad altri. Chi è destinatario di avvisi di accertamento per omessa dichiarazione Ici/Imu o Tarsu, o coloro che pur risultando all’estero hanno nel Comune di Brindisi il centro dei propri interessi patrimoniali e sociali.

Quindi chi ha la disponibilità, anche solo di fatto, di “aeromobili, imbarcazioni da diporto, autovetture di lusso, proprietà immobiliari in località turistiche in assenza totale di redditi o in presenza di una redditività non congrua”. Falsi “poveri”, quindi, con barca o aereo privato.

La comunicazione sarà fatta in via telematica da Brindisi a Bari, per i due anni in cui ha valore il protocollo d’intesa, rinnovabile. I casi “rilevanti” cui dovrà essere data priorità sono quelli più recenti. Spetterà poi ai funzionari del Fisco battere cassa o smistare le informazioni all’autorità giudiziaria, qualora ce ne siano gli estremi: anche a Brindisi, ad ogni modo, ci si sta attrezzando per far emergere il sommerso con un accordo tra enti che non è altro che un primissimo passo in quel mare infinto che è la lotta all’evasione fiscale.

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