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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Federalberghi, critiche e addii

BRINDISI – Si spacca Federalberghi Brindisi dopo il rinnovo delle cariche di inizio dicembre. E’ tutt’altro che idilliaca la situazione, e ben diversa da quella dipinta dal nuovo presidente Pierangelo Argentieri (Tenuta Moreno e Hotel Virgilio) eletto il 2 del corrente mese, alternandosi alla guida dell’associazione con Giosuè Barsotti (Hotel Barsotti). Una serie di importanti operatori brindisini del settore ricettivo hanno scritto a Federalberghi nazionale annunciando la loro uscita cause “gestione bulgara” di quella provinciale. Ma cosa è accaduto? Nulla, se si ritiene giusto e normale che il direttivo di un associazione venga designato dal presidente e non dall’assemblea. Tutto, se si è di opinione esattamente contraria.

BRINDISI – Si spacca Federalberghi Brindisi dopo il rinnovo delle cariche di inizio dicembre. E’ tutt’altro che idilliaca la situazione, e ben diversa da quella dipinta dal nuovo presidente Pierangelo Argentieri (Tenuta Moreno e Hotel Virgilio) eletto il 2 del corrente mese, alternandosi alla guida dell’associazione con Giosuè Barsotti (Hotel Barsotti). Una serie di importanti operatori brindisini del settore ricettivo hanno scritto a Federalberghi  nazionale annunciando la loro uscita cause “gestione bulgara” di quella provinciale. Ma cosa è accaduto? Nulla, se si ritiene giusto e normale che il direttivo di un associazione venga designato dal presidente e non dall’assemblea. Tutto, se si è di opinione esattamente contraria.

Insomma, un mini-golpe secondo ciò che hanno spiegato a Federalberghi nazionali gli albergatori che hanno lasciato l’associazione per protesta. Un’operazione di cui nulla si era appreso ufficialmente, stando alle interviste e agli annunci fatti dal nuovo presidente Pierangelo Argentieri. Nell’assemblea di Federalberghi provinciale del 2 dicembre scorso si era infatti giunti ad un punto di mediazione avanzato da Maurizio Angelelli (in quella occasione rappresentante dell’Hotel Orientale e dell’Hotel  La Rosetta), che prevedeva lo scambio alla guida tra presidente e vice presidente in carica, quindi tra Barsotti e Argentieri, come è effettivamente avvenuto, ma anche un’altra serie di passi successivi.

Ed è qui che si è generato poi lo strappo. Lo step numero due sarebbe stato quello della nomina del direttivo provinciale di Federalberghi da parte dell’assemblea, dopo la presentazione alla stessa di un programma da parte della nuova presidenza, e quello numero tre l’adozione della prassi di una relazione mensile da parte del direttivo all’assemblea. Le condizioni, insomma, erano poche ma molto chiare.

Invece cosa è avvenuto, secondo i protagonisti della protesta, stando alle lettere partite da Brindisi con destinazione Federalberghi nazionale? E’ accaduto, scrivono sostanzialmente tutti gli interessati, che la nuova presidenza si è nominata il direttivo da sola, e poi è andata davanti alle telecamere e ai microfoni dei media locali annunciando le novità. Questo ha colto di sorpresa gli altri operatori, che hanno appreso dalla stampa di avere un nuovo direttivo senza che fosse stata convocata l’assemblea.

Per ora si sa che hanno lasciato Federalberghi provinciale e nazionale, con debite note di comunicazione, Elena Gioia (Hotel Nettuno), lo stesso Maurizio Angelelli (La Rosetta), la proprietà dell’Hotel Orientale, mentre si parla anche di altri operatori della provincia. Ma ecco l’altra notizia: Argentieri scrive a sua volta una nota in cui afferma di ave r ricevuto proprio da Angelelli la delega per procedere alla nomina presidenziale del direttivo di Federalberghi provinciale. Noi abbiamo sentito Angelelli telefonicamente: “Non è assolutamente vero. Non c’è mai stata alcuna delega”. E adesso? Se non ci sarà un intervento di Federalberghi nazionale la scissione potrebbe diventare definitiva.

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