Gazebo e mercatini in Corso Umberto: i commercianti protestano
Un provvedimento dell'amministrazione comunale, in vista del periodo di Carnevale, si riferisce all'autorizzazzione per il posizionamento dei gazebo in una parte del centro cittadino. Confesercenti manifesta il malcontento di molti commercianti
BRINDISI - La Confesercenti della provincia di Brindisi, in un comunicato, ha manifestato il malcontento dei commercianti dell’ultimo tratto di Corso Umberto, nel centro del capoluogo, in merito ad un provvedimento dell’amministrazione comunale in vista del periodo di Carnevale. Nello specifico, ci si riferisce all'autorizzazzione per il posizionamento dei gazebo, in quella precisa zona della città, per la vendita di prodotti alimentari e non.
Il comunicato
"Il presidente provinciale di Confesercenti, Michele Piccirillo - si legge - nel prendere atto della non volontà dell’amministrazione comunale di trovare la giusta soluzione al problema, mediando tra le varie richieste, per ascoltare e soddisfare le esigenze di tutti, spiega le motivazioni dell'insoddisfazione, che ha portato i commercianti ad aderire ad una raccolta firme da presentare agli organi istituzionali competenti".
“Più e più volte e con ogni mezzo - dichiara Piccirillo - abbiamo chiesto all'amministrazione di non concedere autorizzazioni ai mercatini in corso Umberto, ma, di contro, nell’adiacente piazza Vittoria. Abbiamo spiegato in più occasioni che non è possibile autorizzare il posizionamento dei gazebo, esteticamente non idonei ed in contrasto con quel minimo di decoro che l'immagine complessiva del corso richiede, proprio di fronte alle vetrine dei negozi che insistono sul marciapiede. - Prosegue - E i gestori di queste attività commerciale sono davvero molto arrabbiati. Abbiamo anche suggerito, e pensavamo che del suggerimento se ne fosse fatto tesoro, di poter concedere l'autorizzazione ad esercitare i mercatini, come detto, in piazza Vittoria, zona deputata tra l’altro, a tali eventi dal piano di occupazione del suolo pubblico. - Conclude - Non si riescono a comprendere le ragioni per le quali l'amministrazione acconsente a questo genere di richieste”.