Violenta grandinata tra Brindisi e Tuturano: gravi danni alle colture
Le produzioni orticole possono considerarsi distrutte, ma si teme anche per gli effetti sui vigneti. In corso stima dei danni
BRINDISI – Un quarto d’ora di violento bombardamento è stato sufficiente, e alla fine le colture orticole di un’ampia zona tra Brindisi e Tuturano, lungo la provinciale che porta dal capoluogo alla frazione, e soprattutto in contrada Marfeo, ne sono uscite distrutte, soprattutto meloni e angurie. Sui campi già allagati dai rovesci di pioggia, dalle 15 alle 15,15 circa di Ferragosto si è abbattuta una grandinata con chicchi grossi come nocciole, che hanno perforato i frutti delle coltivazioni estive.
Portare i prodotti al mercato sarà impossibile, prevedono i coltivatori della zona, che sia nel tardo pomeriggio di ieri che stamani si sono recati sui campi per cominciare la stima dei danni. La grandine ha segnato gravemente i meloni, e praticamente non ci sarà reddito per quelle coltivazioni. Incombe però il timore che sia andata perduta almeno in parte anche la produzione vitivinicola.
Solo tra qualche giorno si potranno stimare i danni ai vigneti, valutando gli effetti della grandinata sui grappoli. In tal caso, il peso delle perdite per i coltivatori di contrada Marfeo e dintorni sarà ancora più pesante. Tra l’altro, si può dire che quasi tutte le coltivazioni orticole sono prive di assicurazione. Non resta che decidere, alla luce delle prossime stime, se inoltrare al Comune di Brindisi e alla Regione Puglia la richiesta del riconoscimento di calamità per la zona.
Chi si trovava in campagna ieri ha raccontato che durante la grandinata era impossibile lasciare i ripari in casa o nei depositi di attrezzi, data la dimensione dei chicchi e l’intensità del fenomeno. E gli effetti sulle produzioni si sono visti. Una annata perduta per le coltivazioni dell’estate. Si spera che per i vigneti i danni non siano irreparabili.