Haralambides e Casilli, uno è di troppo
BRINDISI - La festa di Sviluppo e Lavoro (l’associazione creata dal consigliere regionale Giovanni Brigante) stamane si è spostata al porticciolo turistico, per un dibattito su porto, aeroporto ed infrastrutture: tanto caldo e due punti fermi. Il primo è che ormai a questi dibattiti partecipano quasi sempre le stesse persone, che ripetono quasi sempre le stesse cose: dalla storia gloriosa del porto, al declino degli anni ’90, fino al deserto di oggi. Il secondo è che ormai si è così abituati ad ascoltare questi discorsi, che a far notizia sono le assenza piuttosto che i presenti.
BRINDISI - La festa di Sviluppo e Lavoro (l’associazione creata dal consigliere regionale Giovanni Brigante) stamane si è spostata al porticciolo turistico, per un dibattito su porto, aeroporto ed infrastrutture: tanto caldo e due punti fermi. Il primo è che ormai a questi dibattiti partecipano quasi sempre le stesse persone, che ripetono quasi sempre le stesse cose: dalla storia gloriosa del porto, al declino degli anni ’90, fino al deserto di oggi. Il secondo è che ormai si è così abituati ad ascoltare questi discorsi, che a far notizia sono le assenza piuttosto che i presenti.
Questa mattina mancava il presidente dell’Autorità portuale Haralambides che, pur invitato, non aveva neanche avvertito della sua assenza. Era a Salerno, con la moglie, per un convegno sui porti. Ma Brigante una frecciatina l’ha lanciata: «Quando non posso andare in un posto dove sono stato invitato almeno mi scuso». Anche l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Amati, ha colto la palla al balzo per una battuta: «Peccato, avevo preparato il mio intervento in inglese».
In realtà sembra che Haralambides non abbia gradito il fatto di doversi trovare accanto a Rino Casilli, il candidato presidente designato da Camera di commercio e Provincia, che è ricorso al Tar contro la nomina del docente universitario greco. Casilli oggi c’era. Alla fine, tra nostalgici ricordi di banchine piene e grandi promesse di rilancio, l’unico a dire qualcosa di interessante e incontestabile è stato l’amministratore di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola: «Con l’aeroporto di Brindisi abbiamo raggiunto livelli di traffico che ci eravamo prefissati per il 2030, ma possiamo fare ancora meglio». Magari gli affidassero anche il porto.