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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

I lavoratori della Santa Teresa tornano sul tetto della Provincia

"Un gruppo di lavoratori della Santa Teresa è salito nella tarda mattinata odierna sui cornicioni del palazzo della provincia di Brindisi alla fine di una concitata riunione convocata sul loro destino", è l'annuncio dato attorno a mezzogiorno dal sindacato Cobas

BRINDISI - "Un gruppo di lavoratori della Santa Teresa è salito nella tarda mattinata odierna  sui cornicioni del palazzo della provincia di Brindisi alla fine di una concitata riunione convocata sul loro destino", è l'annuncio dato attorno a mezzogiorno dal sindacato Cobas. "La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza è stata la assenza ingiustificata di Leo Caroli, presidente della task force regionale sulla occupazione. Il sindacato Cobas nella riunione (in Regione, ndr) ha rinnovato la sua posizione di totale contrarietà al contratto di solidarietà andato in vigore per quattro mesi e che termina domani 30 giugno".

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Le altre organizzazioni sindacali, nella stessa sede, hanno letto un documento di disdetta dell'accordo di solidarietà, "ritenendolo non più sostenibile". Assente anche la Provincia di Brindisi, socio unico di Santa Teresa, "per impegni del presidente Bruno", aveva chiesto invece la proroga per un altro mese del ontratto di solidarietà. La delusione e la rabbia dei lavoratori sono legate al possibile dissolvimento dell'impegno di destinare al salvataggio della multiservizi dell'amministrazione provinciale 5,8 milioni di euro in arrivo dalla Regione Puglia, mentre " arrivano "cattive notizie da Roma circa i tagli per la Provincia di Brindisi che saranno addirittura superiori a quelli già stabiliti del 156 per cento".

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Il Cobas dà appuntamento per domani 30 giugno alle 12 per presidiare l'aula del consiglio provinciale "che deve prendere le decisioni relative agli affidamenti per la Santa Teresa a partire dall'1 luglio". Attorno a palazzo De leo intanto ci sono vigili del fuoo e forze dell'ordine a sorvegliare lo svolgimento della protesta.

In tarda mattinata i lavoratori della Santa Teresa sono scesi dai cornicioni e, in presenza anche dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, si sono incontrati con Maurizio Bruno presso il salone di rappresentanza della Provincia. La situazione però resta tesa, perché la soluzione prospettata da Bruno, ossia di prorogare di un mese a orario pieno i contratti dei dipendenti della società in house, non soddisfa affatto i lavoratori.

Questi infatti continuano a chiedere che i 5,8 milioni di euro sbloccati dalla Regione vengano utilizzati solo per risollevare le sorti della società, mentre l’ente intende destinarli alla copertura dei costi di gestione dell’intero personale. Va ricordato infatti che un paio di settimane fa lo stesso Bruno aveva annunciato che i nuovi tagli pari al 150 per cento delle entrate destinate alla Provincia avrebbero di fatto condannato l’amministrazione al fallimento, rendendo impossibile il pagamento degli stipendi di tutti i dipendenti già a partire dal mese di luglio.

Dopo l’incontro con i lavoratori ad ogni modo Bruno è tornato nei suoi uffici, mentre i dipendenti della partecipata continuano a presidiare il salone di rappresentanza, insieme ai sindacalisti. Non è escluso che anche nella giornata di domani i lavoratori possano dar vita a iniziative di protesta. La delibera rguardante la proroga di un mese dei contratti ad ogni modo verrà discussa durante la seduta del consiglio provinciale in programma domani. 

Aggiornato alle ore 18,05

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