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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Centro Storico / Corso Giuseppe Garibaldi

I lavoratori della Sfir scioperano e vanno sotto la sede di Confindustria

“Siamo qui per manifestare contro le clausole presenti nel rinnovo del contratto nazionale proposto da Federalimentare (Federazione italiana dell’industria alimentare, ndr)” - circondato dai dipendenti della Sfir, il segretario generale Flai-Cgil Antonio Ligorio spiega a Brindisireport.it i motivi della mobilitazione

BRINDISI - “Siamo qui per manifestare contro le clausole presenti nel rinnovo del contratto nazionale proposto da Federalimentare (Federazione italiana dell’industria alimentare, ndr)” - circondato dai dipendenti della Sfir, impianto di raffineria dello zucchero grezzo presente nell’area Sin di Brindisi, il segretario generale Flai-Cgil Antonio Ligorio spiega a Brindisireport.it i motivi della mobilitazione che ha portato nella giornata di oggi (22 gennaio) un gruppo di dipendenti a riunirsi dapprima sotto la sede dell’azienda e in un secondo momento davanti gli uffici di Confindustria, di cui Federalimentare costituisce una costola, in corso Garibaldi, nel centro brindisino.

Una mobilitazione che, come tiene a precisare Angelo Leo, della segreteria brindisina Flai-Cgil, non è specificatamente indirizzato alla linea tenuta dalla Sfir, ma: “Vuole essere una risposta alla posizione oltranzista di Federalimentare che ha pensato di sferrare un colpo alla parte sindacale e ai lavoratori andando ad incidere su retribuzioni e diritti di quest’ultimi”.

E proprio a causa dell’atteggiamento miope, così lo descrivono le parti sindacali, tenuto da Federalimentare durante le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, che si è creata la rottura e la conseguente scelta di intraprendere la strada della mobilitazione. Un invito a scendere in strada che vedrà il suo culmine nello sciopero nazionale indetto il 29 gennaio.

“Con la mobilitazione di oggi abbiamo voluto rendere chiara la nostra posizione, non accettiamo le proposte di Federalimentare, si tratta di un ennesimo schiaffo alle condizioni già precarie dei lavoratori - dichiara Gabrio Toraldo, Rsu Flai-Cgil - da parte nostra c’è la volontà nel continuare ad oltranza con il blocco degli stabilimenti e il proseguio degli scioperi. Naturalmente noi speriamo in una riapertura del tavolo delle trattative”.

LE VIDEOINTERVISTE A LAVORATORI E SINDACALISTI

Speranza che accomuna tutti, dalle parti sindacali cittadine a quelle nazionali, come è stato sottolineato sugli organi di stampa da Luigi Sbarra, commissario nazionale Flai-Cgil: “Si spera sempre in una trattativa che dia risposte ai lavoratori e rilanci un pezzo importante dell’economia nazionale”, parole, riportate in un’intervista rilasciata a Labitalia, che evidenziano la comune linea tracciata dai sindacati nei confronti della posizione presa da Federalimentare.

“Da Federalimentare abbiamo ricevuto solo dei no - sottolinea nell’intervista il commissario nazionale - nessuna controproposta, neppure un tentativo di mediazione sui salari, welfare contrattuale, appalti, bilateralità. Hanno cercato solo di imporre la clausola, inaudita, dell’invarianza di costo, andando ad attaccare addirittura diritti già acquisiti come gli scatti di anzianità e i premi di produzione”.

Una braccio di ferro che, se non vedrà un’apertura da parte di Federalimentare, si protrarrà nei prossimi mesi con chiari rallentamenti nelle attività industriale. “Le proposte sono inaccettabili, noi abbiamo risposto con il blocco degli straordinari, l’interruzione della flessibilità e lo sciopero di 4 ore. Se questo non dovesse bastare ci rivedranno il 29 nelle piazze di tutta Italia” - conclude il segretario Flai-Cgil Ligorio.

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