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Riconversione area Edipower: i sindacati chiedono aggiornamenti ad A2A

I sindacati confederali di categoria puntano diritto sulla conservazione dei posti di lavoro, e vogliono sapere da A2A quale sia lo stato dell'iter autorizzativo del progetto di "Nuovo polo di energie rinnovabili"

BRINDISI - I sindacati confederali di categoria puntano diritto sulla conservazione dei posti di lavoro, e vogliono sapere da A2A quale sia lo stato dell'iter autorizzativo del progetto di "Nuovo polo di energie rinnovabili" presentato ai ministeri competenti dalla multiutility milanese nell'area della ormai dismessa centrale Edipower di Costa Morena. Da Brindisi è partita perciò una richiesta di incontro, alla luce delle recenti conferenze dei servizi. Nella loro richiesta, i sindacati non fanno cenno al problema dell'ubicazione dei nuovi impianti, tema invece presente nelle agende di non poche forze politiche e movimenti locali che chiedono una delocalizzazione in altre aree della zona industriale.

"Così come illustrato negli ultimi incontri svolti presso la centrale di Brindisi, alle attività di presidio e sorveglianza da parte dei lavoratori diretti - scrivono Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil nella loro lettera ad A2A - si sono aggiunti i lavori, con ditte specializzate, per la necessaria messa in sicurezza degli impianti, la bonifica - smontaggio del parco serbatoi e si è in attesa della successiva apertura del cantiere per la fase di demolizione dei gruppi 1 e 2. Per Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil,   è di fondamentale importanza conoscere, inoltre, lo stato delle autorizzazioni e i tempi di realizzazione dei nuovi impianti, da costruire nelle vostre aree industriali di proprietà, previsti nel progetto".

"Sarebbe, quindi, opportuno conoscere e condividere un crono programma delle attività dirette e dell’indotto, la quantità della forza lavoro impegnata, la specificità delle aziende coinvolte e la sottoscrizione di impegni per l’utilizzo di lavoratori e imprese del territorio. La fase di commissariamento del Comune di Brindisi e la nuova criticità amministrativa della Provincia di Brindisi - concludono i tre sindacati - disegnano uno scenario difficilissimo per ricercare attuare e condividere un accordo di programma istituzionale che possa regolamentare la realizzazione di tutte le opere previste, per parte nostra consideriamo doveroso il tentativo di ricercare momenti di confronto e  condivisione con le istituzioni coinvolte".

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