rotate-mobile
Economia

Il Miur non paga, il Cetma s'indebita: la Bellanova scrive alla Fedeli

Ci troviamo di fronte ad una delle grandi contraddizioni del sistema Italia dove la ricerca scientifica, che altrove è privilegiata sia fiscalmente che sul piano degli investimenti, è costretta a vivere sul filo del rasoio

BRINDISI - “Un intervento quanto mai necessario per una soluzione nel più breve tempo possibile della crisi che coinvolge il Consorzio Cetma e soprattutto i suoi dipendenti”. E' ciò che il vice ministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, sollecita oggi in una lettera al ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, affinché il Miur " tenga fede agli impegni economici già assunti nei confronti del consorzio brindisino".

Ci troviamo di fronte ad una delle grandi contraddizioni del sistema Italia dove la ricerca scientifica, che altrove è privilegiata sia fiscalmente che sul piano degli investimenti, è costretta a vivere sul filo del rasoio. La crisi del Consorzio Cetma, che ha come socio di maggioranza un ente di Stato come l’Enea, sede e laboratori in Cittadelle della Ricerca, e come altri soci importanti società private, pur vantando un credito di ben 5 milioni di euro neri confronti del Miur per progetti svolti, si trova in uno stato di crisi dovuto alle necessità di ricorrere alle banche per il pagamento degli stipendi.

Teresa BellanovaUna situazione che ha portato a circa 300mila euro annui gli interessi passivi versati da Cetma agli istituti di credito (per una cifra inferiore il Comune di Brindisi ha ceduto le proprie quote nel porticciolo turistico al socio privato). Non solo: ci sono le anticipazioni effettuate per lo svolgimento dei progetti stessi, e la responsabilità indiretta e la qualificazione di gruppo aziendale offerti in garanzia alle banche dai consorziati, in particolare da Enea (che ha anche sostenuto il peso maggiore delle anticipazioni alla ricerca comune, per circa tre milioni di euro).

Ciò che il ministero deve al Consorzio Cetma di Brindisi perciò è di vitale importanza per la continuazione delle attività del consorzio, sollecita il vice ministro Bellanova alla collega al capo del Miur. Si tratta di incassi attesi da progetti chiusi da tempo e rendicontati, collegati ai Pon uno, due e tre, al progetto Gps Miur chiuso nel 2011, per il quale le verifica amministrativa si è svolta nel luglio scorso. Tutte attività di ricerca cofinanziate dal Miur sulla base di fondi Ue, per i quali gli iter di certificazione sono stati condotti con esito positivo. La ricerca al Sud si aiuta anche garantendo in tempi giusti i contributi per il lavoro effettuato. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Miur non paga, il Cetma s'indebita: la Bellanova scrive alla Fedeli

BrindisiReport è in caricamento