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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Il pensionato vuol sapere? Usi il pc

BRINDISI - Informatizzare i servizi è un'esigenza importante per modernizzare la burocrazia, ma ci deve essere una progressione che tenga conto delle difficoltà sociale di questi passaggi. Chiedere ai pensionati da un giorno all'altro di informatizzarsi è uno dei tanti sh0ck messi in fila a carico della categoria, in Italia sempre più numerosa, ma nel contempo non ancora oggetto di adeguate politiche. L'ultimo arriva, tanto per cambiare, dall'Inps che annuncia che i dettagli dei ratei di pensione non saranno più inviati agli assistiti dagli enti pagatori che hanno fatto da tramite sino ad oggi (Poste e banche), ma ognuno dovrà scaricarsi dal sito internet dell'istituto previdenziale il proprio codice personale, e poi aggiornarsi sulla propria pensione sempre attraverso un computer.

BRINDISI - Informatizzare i servizi è un'esigenza importante per modernizzare la burocrazia, ma ci deve essere una progressione che tenga conto delle difficoltà sociale di questi passaggi. Chiedere ai pensionati da un giorno all'altro di informatizzarsi è uno dei tanti sh0ck messi in fila a carico della categoria, in Italia sempre più numerosa, ma nel contempo non ancora oggetto di adeguati politiche. L'ultima arriva, tanto per cambiare, dall'Inps che annuncia che i dettagli dei ratei di pensione non saranno più inviati agli assistiti dagli enti pagatori che hanno fatto da tramite sino ad oggi (Poste e banche), ma ognuno dovrà richiedere il proprio codice personale al sito internet dell'istituto previdenziale, attenderlo per posta, e poi aggiornarsi sulla propria pensione sempre attraverso un computer.

Della questione si occupa l'ex consigliere comunale del Pd, Enzo Albano - in attesa delle reazioni dei sindacati di categoria - che scrive al commissario prefettizio Bruno Pezzuto, invitandolo all'intervento sul direttore provinciale dell'Inps. Albano prevede disagi enormi, che solo in parte possono essere mitigati da figli e nipoti dei pensionati: la verità è che la maggior parte degli assistiti non potrà svolgere per via telematica le operazioni, ma dovrà utilizzare la seconda opzione, quella delle lunghe attese anche presso l'Inps per avere direttamente dagli impiegati gli aggiornamenti. Ecco la lettera di Albano al commissario prefettizio.

"Quando c’è da penalizzare  qualcuno, in prima fila si mettono sempre i pensionati. Il bersaglio preferito in tutte le occasioni di  mortificazione. Forse il più facile nel nostro paese, specialmente  in quest’ultimo periodo. L’ultima trovata in ordine di tempo, proviene dall’Inps di Brindisi,  che con una lettera inviata a mezzo posta, ha informato tutti  pensionati che dal prossimo mese di aprile 2012, 'per esigenze di risparmio', il dettaglio dei pagamenti delle rate della pensione della pensione non sarà più inviato attraverso gli uffici pagatori ( Poste o Banche).

Praticamente, tutte le informazioni potranno essere rintracciate sul sito dell’Inps, attraverso l’utilizzo di un codice Pin,  che potrà essere richiesto e  inviato per posta,  a tutti coloro che  ne facciano richiesta on line. Il problema nasce dal fatto che oltre il 50% dei pensionati di questa città non solo non possiede un pc, ma come può facilmente desumerlo l’Inps dall’entità delle pensioni erogate, non ha le risorse economiche per acquistarlo ed eventualmente  pagare la rata mensile di utilizzo dell’Adsl.

Senza dimenticare il fatto, che moltissimi dovrebbero frequentare un  corso, eventualmente a pagamento,  per imparare ad usarlo. Naturalmente c’è sempre la possibilità di richiedere le informazioni e il dettaglio dei pagamenti delle rate di pensione recandosi  ogni mese negli uffici provinciali dell’Inps. Intanto, credo che nel plico  con il  quale è stato inviato il  Cud 2012, si sarebbe potuto allegare il dettaglio di tutte le rate previste per l’anno in corso.

Azzerando di fatto i costi di spedizione,  che rimanevano limitate alla sola comunicazione delle eventuali variazioni. A me onestamente sembra una mancanza di rispetto dei tanti  pensionati, che saranno  costretti a sciropparsi un  pellegrinaggio sistematico nei locali dell’Inps e la noia della lunga attesa del proprio turno, prima di ricevere il dettaglio dei pagamenti. Sempre ammesso che siano nelle condizioni fisiche per poterlo fare.

Ma mi chiedo quale disservizio, quale caos si potrebbe creare nel caso in cui la maggioranza dei  pensionati decidessero di recarsi nella stessa giornata negli uffici provinciali dell’Inps. Ogni mese. Credo, al di la della soluzione più facile,  ci possa essere una soluzione ragionevole, che non danneggi i pensionati , che consenta loro di conoscere il dettaglio delle informazioni cui hanno diritto, senza dover aggiungere al   disagio dell’età e della condizione economica, che già sopportano con fatica, altro disagio.

Prescindendo dalle iniziative che i sindacati vorranno mettere in campo, mi rivolgo a Lei, perché possa valutare l’ opportunità di un intervento presso la sede Inps di Brindisi, per tutelare gli interessi e i diritti dei pensionati brindisini".

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