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Consales apre un fronte con Enel: carbonili coperti e compensazioni economiche

Inaspettatamente, il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, apre un fronte con l'Enel sulla questione dei tempi di realizzazione delle due nuove "dome" di Cerano, i moderni carbonili coperti totalmente automatizzati, e sulle compensazioni economiche per il territorio

BRINDISI – Inaspettatamente, il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, apre un fronte con l’Enel sulla questione dei tempi di realizzazione delle due nuove “dome” di Cerano, i moderni carbonili coperti totalmente automatizzati, e sulle compensazioni economiche per il territorio. “Abbiamo atteso con pazienza che i nuovi manager si insediassero ai vertici dell’Enel per poter ricevere risposte concrete e convincenti. Riteniamo che il tempo sia abbondantemente scaduto e che la società elettrica debba fornire una serie di chiarimenti fondamentali per la prosecuzione di un concreto rapporto di collaborazione con il territorio”.

I carbonili coperti Enel di Civitavecchia-2“Siamo in attesa di conoscere le ragioni per cui non sono stati rispettati i tempi per la realizzazione dei carbonili in quanto tutto questo comporta inevitabilmente problemi di carattere ambientale. Vale la pena ricordare, infatti, che queste strutture – dice Consales - sono state progettate (dopo fondate pressioni degli enti locali) per evitare ulteriori dispersioni di polvere di carbone su ampie porzioni del territorio situato nei pressi della centrale. Ed a tal proposito sarà opportuno compiere una approfondita verifica con l’Enel circa la necessità o meno di realizzare anche un terzo ‘dome’ per evitare che si continui a fare ricorso, anche solo per situazioni di emergenza, a porzioni di carbonile scoperto”. (Nella foto, i carbonili coperti Enel di Civitavecchia)

Poi il sindaco cita il rapporto Arpa sul danno sanitario: “Oggi più che mai  occorre prestare molta attenzione ai problemi ambientali, anche alla luce delle risultanze del ‘Rapporto di valutazione speditiva del Danno Sanitario nell’area di Brindisi’ (redatto da Arpa Puglia) da cui si evince con chiarezza che le criticità del territorio di Brindisi, laddove fossero ancora necessarie delle conferme, non vedono esente la stessa centrale di Cerano”.

Il progetto delle due dome di Cerano-2Quindi la parte delle compensazioni economiche: “Con l’Enel, poi, è fondamentale riaprire immediatamente un tavolo di contrattazione per definire un articolato ‘Piano di compensazioni’, così come la stessa società ha fatto a Civitavecchia ed in altre città che ospitano impianti di produzione energetica. Non si tratta di elemosinare contributi, bensì di stabilire ciò che spetta ai brindisini per ospitare impianti strategici per la vita del nostro Paese”. (Nella foto, il progetto delle due dome di Cerano)

Tutto ciò non vuole essere un segnale di guerra contro la società elettrica: “Come ho ribadito in più occasioni, considero l’Enel, così come qualsiasi altra grande azienda, un interlocutore e non una controparte e come tale mi aspetto immediata disponibilità al dialogo che non potrà non interessare direttamente i vertici aziendali in maniera tale da poter valutare in tempi ristretti le proposte che saranno elaborate dal territorio”, puntualizza Consales, in attesa di risposte.

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