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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Impianti del ciclo rifiuti, progetti approvati entro dicembre o addio ai finanziamenti

L'allarme lanciato sulle tempistiche dal sindacato Cobas dopo un incontro sul tema. Si è parlato anche della bonifica della discarica di Autigno

BRINDISI - Impianti del ciclo rifiuti a Brindisi, c'è tempo fino al 31 dicembre 2022 per approvare i progetti, pena la perdita dei finanziamenti: è l'allarme lanciato da Roberto Aprile dei Cobas. Il sindacato Cobas ha incontrato nella mattinata di ieri, venerdì 22 aprile - in un incontro organizzato dalla task force regionale sulla occupazione guidata dal presidente Leo Caroli -, il presidente della Ager (agenzia regionale dei rifiuti) Gianfranco Grandeliano, il dirigente del Comune di Brindisi, Mario Marino Guadalupi, per discutere di eventuali progressi riguardo la costruzione degli impianti che vanno  a completare il ciclo dei rifiuti a Brindisi e per capire meglio cosa succede per i finanziamenti relativi alla bonifica della discarica di Autigno, "autentica bomba ecologica", chiosano dal Cobas.

Il responsabile Ager Grandeliano ha sintetizzato così il suo intervento: il 16 maggio si terrà la conferenza decisoria per gli impianti brindisini dopo che le prescrizioni avute precedentemente hanno trovato risposta. Si tratta della realizzazione di un impianto di compostaggio e di un impianto di recupero materiale per un investimento totale di 31 milioni di euro. Si avrà tempo fino al 31 dicembre 2022 e non oltre, pena la perdita dei finanziamenti, per l'approvazione definitiva dei progetti degli impianti. Subito dopo, la gara con l'assegnazione dei lavori alle ditte vincenti, "si spera nei primi mesi del 2023", ipotizza il Cobas.

Il Cobas "ha fatto numerose osservazioni al presidente dell'Ager; quali prima di tutto l'enorme ritardo della Regione Puglia sulla realizzazione degli impianti, l'attesa dei cittadini che con questi impianti pagherebbero meno il servizio dei rifiuti urbani, quella dei 60 lavoratori che aspettano di essere nuovamente impiegati dopo anni che hanno perso il posto di lavoro per le note traversie giudiziarie. Abbiamo chiesto informazioni sulla bonifica della discarica di Autigno su cui avevamo dei dubbi; ci ha detto che a questa domanda doveva rispondere il Comune di Brindisi".

I dubbi del Cobas "sono stati confermati dall'intervento del dirigente del Comune del settore Ecologia, Mario Marino Guadalupi". Il quale, spiegano sempre dal Cobas, "ha spiegato che il Comune deve scegliere su quale filone di finanziamento perseguire l'obiettivo. Il Comune ha già ricevuto dei finanziamenti per qualche milione di euro dalla Regione Puglia, ma sono assolutamente insufficienti a realizzare la bonifica e il comune non ha da aggiungere nemmeno un euro per le note cause. Questi finanziamenti non si possono sommare a quelli promessi dal Pnrr, che però possono rimanere tali. Ha spiegato che l'atto amministrativo relativo ai finanziamenti attraverso il Pnrr non c'è ancora. Il Comune di Brindisi nel mese di maggio dovrà decidere su quale strada continuare il suo percorso".

Paolo Di Schiena per la task force regionale ha fatto una sintesi dell'incontro, "ritenuto da tutti insufficiente" - spiegano dal Cobas -, dando appuntamento ad un prossimo incontro ai primi di giugno dopo, che Ager e Comune hanno svolto i loro compiti. La folta delegazione di lavoratori presente nella sede Cobas a seguire la video conferenza ha espresso in rappresentanza dei 60 lavoratori interessati alla vertenza la volontà di recarsi a Bari presso la Regione Puglia qualora l'incontro di giugno vada completamente a vuoto.

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