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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Imu industrie allo Stato: è protesta

BRINDISI- “Il governo sta portando a termine un vero e proprio attentato ai danni dei Comuni italiani che ospitano grandi insediamenti industriali. Come dire, insomma, che i nostri cittadini devono subire il danno oltre la beffa”, accusa il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, dopo le anticipazioni riguardanti la disciplina dell’Imu all’interno del Ddl sulla stabilità, che asegna tale entrata non ai Comuni che ospitano i grandi impianti industriali, ma allo Stato.

BRINDISI- “Il governo sta portando a termine un vero e proprio attentato ai danni dei Comuni italiani che ospitano grandi insediamenti industriali. Come dire, insomma, che i nostri cittadini devono subire il danno oltre la beffa”, accusa il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, dopo le anticipazioni riguardanti la disciplina dell’Imu all’interno del Ddl sulla stabilità, che asegna tale entrata non ai Comuni che ospitano i grandi impianti industriali, ma allo Stato.

“Come è noto, la quota erariale dell’imposta Imu andrà interamente ai Comuni. Ma adesso spunta fuori una novità fortemente penalizzante per città industriali come Brindisi che portano nel fardello le ferite, soprattutto ambientali, rivenienti dalla presenza di grandi insediamenti produttivi. In sostanza, lo Stato intascherebbe per intero (attualmente metà degli importi finisce nelle casse comunali) il gettito derivante dagli immobili strumentali delle imprese, dagli alberghi e dai fabbricati produttivi agricoli", dice Consales

Tutto ciò "determinerebbe conseguenze gravissime per i nostri bilanci, atteso che - prosegue il sindaco - stiamo parlando di ulteriori minori introiti per milioni e milioni di euro. Ci troviamo di fronte all’ennesimo scippo ai nostri danni, tanto più perché proprio tra le imprese si registra il minor tasso di evasione contributiva e quindi una città come Brindisi sarebbe posta in ginocchio, con conseguenze inevitabili per i servizi offerti al cittadino. E’ una chiara volontà di penalizzare, pur di fare cassa, i territori che si sono fatti carico di ospitare impianti ad alto rischio, senza poter incassare, in futuro, neanche un euro di imposta (fatta eccezione per un’eventuale aliquota aggiuntiva)".

"Non ci aspettavamo certamente una medaglia ma neanche un ulteriore segnale di disattenzione rivolto proprio a chi si è messo al servizio del Paese”, ha concluso Consales, il quale ha chiesto subito al presidente dell’Anci, Graziano Del Rio, "per ricevere garanzie circa la possibilità di compensare tali notevoli perdite attraverso un meccanismo perequativo".

A sostegno delle ragioni del Comune di Brindisi anche la segreteria provinciale della Cgil: "Consideriamo ingiusto  l’emendamento inserito nelle ultime ore nel Ddl stabilità che sembra prevedere che la quota erariale dell'imposta Imu derivante dagli immobili strumentali delle imprese, dagli alberghi e dai fabbricati produttivi agricoli, vada per intero allo Stato. Come Cgil di Brindisi - annuncia Michela Almiento - ci associamo quindi alla protesta del sindaco Consales".

"E’ oltraggioso, infatti, che  Comuni come Brindisi, penalizzati negli anni dalle gravi conseguenze dell’inquinamento industriale, vengano condannati a non poter raccogliere i dovuti benefici economici che possono derivare dalle imposte sui grossi insediamenti produttivi. E’ l’ennesima ingiustizia - accusa a sua volta la segretariao provinciale della Cgil brindisina - di un governo disattento quando deve riconoscere il ruolo strategico che alcune città industriali svolgono come poli produttivi  nazionali e, quindi, attivarsi, per esempio,  per le bonifiche, o per  considerare tale ruolo criterio  utile a conservare i presidi dello Stato e i servizi della pubblica amministrazione nel riordino istituzionale, ma che non si distrae quando si tratta di portare via dalle casse comunali quel di più che rappresenta oggi, per Brindisi, l’unica ancora di salvezza per garantire i servizi ai cittadini".

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