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Economia

Lunedì il corteo dei lavoratori Dcm: "Incontri con il ministro Fitto ed Emiliano"

Manifestazione organizzata dal sindacato Cobas a sostegno di 66 lavoratori che da aprile saranno disoccupati

BRINDISI – La situazione dei 66 lavoratori della Dcm (ex Gse) sarà al centro di due diversi incontri che il sindacato Cobas avrà domani mattina (lunedì 13 marzo) con il ministro per il Sud, del Pnrr e della Coesione sociale, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Gli incontri avverranno a margine del corteo dei lavoratori, da piazza Crispi a piazza Vittoria, organizzato dallo stesso sindacato, nella giornata in cui, presso il cinema-teatro Impero, si svolgerà l’assemblea di Confindustria Brindisi, in presenza del presidente nazionale dell’associazione degli industriali, Carlo Bonomi, e degli stessi Emiliano e Fitto. “Parteciperanno al corteo anche rappresentanti di altre aziende in crisi – fa sapere il Cobas - a conferma della solidarietà raccolta per questa grave crisi occupazionale e per le altre ancora non risolte”.

La Dcm fu costituita dopo il fallimento della Gse. Da allora i suoi dipendenti sono in cassa integrazione, ma l’ultima proroga scadrà il prossimo aprile, quando i lavoratori diventeranno disoccupati. All’incontro con Emiliano sarà presente anche il presidente della task force regionale sulla occupazione, Leo Caroli, che ha seguito fin dall’inizio questa vertenza. “Con l'onorevole Mauro D'Attis, sostenitore fin dal primo momento della possibilità di questi incontri – afferma il segretario provinciale del Cobas, Roberto Aprile - concorderemo nel corso della giornata di oggi, domenica 12 marzo, dove incontrarci”.

“Il Cobas, unitamente ad una delegazione di lavoratori Dcm – prosegue Aprile - chiederà quindi nel corso degli incontri a questi illustri ospiti, ad ognuno per le proprie responsabilità, di contribuire a trovare una soluzione per i lavoratori Dcm dalla prossima e certa disoccupazione”.

“Chiederemo sostegno affinché si eviti assolutamente la chiusura dei due stabilimenti brindisini, Dema e Dar – afferma ancora Aprile - prevista dalla riorganizzazione del gruppo Dema e con una soluzione occupazionale che veda dentro i lavoratori della Dcm. L’acquisto di Gse da parte del fondo americano aveva portato con sé tante speranze di una ripresa piena delle attività”.
 

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