"Stabilimento Leonardo, appello a Di Maio: preoccupante perdita di maestranze"
Il direttivo Fiom-Cgil invita il vice premier, in qualità di ministro del Lavoro, a visitare il sito di Brindisi
BRINDISI - Preoccupazione per la continua perdita di maestranze nello stabilimento Leonardo di Brindisi, viene espressa dal direttivo Fiom/Cgil Leonardo Brindisi che si è riunito assieme alla segreteria territoriale per discutere sull’attuale scenario del sito. Il direttivo esprime forte preoccupazione in merito alla continua perdita di maestranze all’interno del sito che avvengono per ragioni diverse, in primis art.4 legge Fornero e pensionamenti. Il mancato turnover, considerando le attuali fuoriuscite e quelle in previsione con quota 100, potrebbe portare a una diminuzione sostanziale dell’organico di sito.
Le cause di questo, che possiamo definire un vero e proprio declino di tutto il comparto aeronautico brindisino, possono essere ricercate in scelte scellerate di riduzione dei costi di produzione effettuate con continui trasferimenti di intere linee di produzione del sito polacco di Leonardo, invece di perseguire la strada dell’efficientemente e della ricerca e sviluppo di nuovi metodi e strumenti di lavorazione.
Il direttivo sostiene che va ripensata l’attuale missione industriale del sito in un’ottica di rilancio del settore aeronautico brindisino, storicamente punta di diamante dell’industria territoriale, avendo anche a disposizione un bacino delle competenze regionale formato da maestranze fuoriuscite negli ultimi anni dall’indotto locale.
Visto, che l’azionista di riferimento della Leonardo s.p.a. è il ministero dell’economia e delle finanze, tenendo conto delle ultime dichiarazioni dI Luigi Di Maio, il quale ha annunciato importanti investimenti sull’industria aeronautica del Sud, invitiamo il Ministro del lavoro a visitare lo stabilimento Leonardo Brindisi per visionare le attuali condizioni in cui versa. La Fiom, come sempre, è pronta a discutere sul merito delle questioni con l’obiettivo di rilanciare il sito Leonardo e tutta l’industria aeronautica del territorio, rivendicando il recupero dei livelli occupazionali pre-crisi.