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Interrogazione di Pisicchio a Delrio: "Brindisi porto core e nel Corridoio 1"

Il deputato del Gruppo Misto della Camera, Pino Pisicchio, che spesso si occupa di portualità, ha presentato venerdì una interrogazione a risposta scritta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in cui si chiede l’inserimento del porto di Brindisi nel gruppo dei porti “core” nazionali, e il prolungamento del Corridoio 1 Baltico-Adriatico da Ravenna a Brindisi

Il deputato del Gruppo Misto della Camera, Pino Pisicchio, che spesso si occupa di portualità, ha presentato venerdì una interrogazione a risposta scritta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in cui si chiede l’inserimento del porto di Brindisi nel gruppo dei porti “core” nazionali, e il prolungamento del Corridoio 1 Baltico-Adriatico da Ravenna a Brindisi (il completamento della cosiddetta Dorsale adriatica). Pisicchio utilizza come argomentazione strategica la stretta interconnessione frontaliera tra i porti di Brindisi e quello greco di Igoumenitsa che, grazie all’autostrada Egnazia, sta diventando il principale snodo di comunicazione per i Balcani e per la Turchia. Proponiamo integralmente l’interrogazione di Pisicchio.

 Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti .  Per sapere, premesso che:

il regolamento (UE) n. 1315/2013 prospetta una revisione della rete TEN-T per realizzare entro il 2050 uno spazio unico europeo dei trasporti basato su un sistema di trasporti competitivo ed efficiente. A tal fine, il regolamento prevede la creazione di una rete TEN-T articolata in due livelli: una rete centrale, da realizzare entro il 2030, basata su un «approccio per corridoi», ed una rete globale che comprenderà infrastrutture a livello nazionale e regionale;

la rete centrale, come previsto dall'articolo 6 del citato regolamento, consiste di quelle parti della rete globale che rivestono la più alta importanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti. Prevede dieci corridoi di cui quattro di diretto interesse per l'Italia: il corridoio 1 Baltico - Adriatico, il corridoio 3 Mediterraneo, il corridoio 5 Helsinki - La Valletta e il corridoio 6 Genova - Rotterdam;

in particolare, i corridoi Baltico - Adriatico e quello Helsinki – la Valletta risultano particolarmente importanti relativamente alle prospettive di sviluppo dell'Italia meridionale e in particolar modo del sistema pugliese e brindisino. Infatti il corridoio 5 entra in territorio italiano con il collegamento ferroviario Verona - Bologna - Roma - Napoli e raggiunge Bari e Taranto in diramazione, sia stradale che ferroviaria, da Napoli, confermando il progetto di realizzazione della AC/AV da Napoli a Bari;

nell'Allegato 2, punto 2 del regolamento 1315/2103 sono elencati i 14 porti italiani della rete core: Genoa, La Spezia, Livorno, Napoli, Gioia Tauro, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Palermo, Cagliari, Augusta;

il porto di Brindisi, purtroppo, risulta inserito solo nella rete globale europea e non in quella centrale;

la mancata appartenenza alla rete centrale (core network) determinerà una gravissima ripercussione per gli asset di un territorio, in quanto su di essa saranno prioritariamente indirizzati i fondi destinati ai trasporti previsti dal «meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility) il nuovo strumento finanziario delle reti trans europee;

pisicchio-2non si può negare però come le scelte fino ad ora effettuate comportino un evidente rischio di marginalizzazione di tutta l'area mediterranea dell'Europa ed in particolare una scarsa attenzione alle relazioni di scambio con l'area dei Balcani e del Nord Africa sminuendo, di fatto, quanto precedentemente programmato in tale direzione ad esempio con il «corridoio VIII»; corridoio paneuropeo strategico tra il Mare Adriatico e il mar Nero, che vedeva invece il nostro territorio assolutamente protagonista;

è anche vero però che, della stragrande maggioranza dei vecchi corridoi paneuropei, rientrati integralmente nel territorio dell'UE, il solo corridoio VIII abbia mantenuto una sua certa strategicità per essere stato inserito almeno in parte – per la precisione nel suo tratto bulgaro nel core network. Ed infatti, allo stato attuale, il corridoio di trasporto del sud est, più performante rispetto all'intero assetto programmatico-progettuale, è rappresentato dall'asse autostradale Igoumenitsa/PatrasAthens-Sofia-Budapest, la cosiddetta «via Egnatia moderna», che dal porto di Igoumenitsa, attraversando tutta la Grecia, raggiunge la Turchia. È evidente quale sia la strategicità della rotta Brindisi-Igoumenitsa, rilanciata recentemente (aprile 2012) dalla compagnia di navigazione Grimaldi, in relazione alle opportunità di scambio tra l'area del Mediterraneo nord-orientale con la Puglia e, attraverso i Corridoi Helsinki-La Valletta e Adriatico, con l'Europa, soprattutto alla luce del ruolo che il porto di Igoumenitsa, casello terminale dell'autostrada Egnatia, ha già guadagnato e che sarà ulteriormente rafforzato in quanto appartenente alla rete centrale delle rivisitate TEN-T;

la recente estensione del corridoio Helsinki-La Valletta verso Bari, grazie al sopra richiamato collegamento ferroviario AC/AV Napoli-Bari, non potrà che incoraggiare una sorta di continuità tra il detto corridoio ed il «vecchio» corridoio VIII come pure propugnato dal documento programmatico Puglia Corsara della regione Puglia e come confermato, più praticamente, dalle importanti performance, registrate nel Porto di Brindisi dalla movimentazione delle merci su trailer in navi ro-ro;

l'anno 2014 ha registrato, infatti, un dato di poco inferiore alle 3 milioni di tonnellate (con un balzo di oltre il 23 per cento sul dato annuale precedente) portando a classificare Brindisi come il primo porto nel medio e sud adriatico per tale tipologia di traffico;

inutile rimarcare l'alta valenza strategica che l'Unione europea ha destinato alle cosiddette «Autostrade del Mare» censite, per l'appunto, quali priorità assolute per lo sviluppo dell'infrastruttura marittima all'interno del «Regolamento sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti» non solo per i collegamenti con i porti della rete globale e con porti di Paesi terzi ma anche per la capacità che esse possano comprendere terminali e piattaforme logistiche al di fuori dell'area portuale ma in logica connessione con le operazioni portuali; tutte caratteristiche possedute dallo scalo di Brindisi;

si manifesta una profonda contrarietà riguardo all'esclusione di Brindisi dagli scali core che, nel corso del tempo, da più fonti è stata manifestata sia alle autorità regionali che centrali, in quanto si è fermamente convinti dell'appartenenza dello stesso alla rete centrale, sia per il possesso dei requisiti previsti, sia soprattutto per le sue potenzialità logistiche dovute alle enormi disponibilità di aree retroportuali, propugnando finanche una vision di piattaforma logistica pugliese di singolo «nodo» per la particolare e sinergica confluenza dei tre porti: Bari, Brindisi e Taranto;

ai sensi dell'articolo 38 del regolamento 1315/2013 l'attuazione della rete centrale è valutata dalla Commissione entro il 31 dicembre 2023 e entro quella data si prevede una prima revisione dei «porti core»;

L'Europa Link a Costa Morenala macroregione è una strategia integrata che coinvolge regioni e nazioni diverse con l'obiettivo comune di uno sviluppo equilibrato e sostenibile di una specifica area geografica che da alcuni anni l'Unione europea sta sperimentando. Nel dicembre 2012, il Consiglio europeo ha dato mandato alla Commissione europea, per avviare una consultazione degli stakeholders territoriali in merito ad una strategia europea per la regione Adriatico-Ionica, la cosiddetta EUSAIR, e predispone un piano di azione per il coordinamento e l'integrazione dell'azione pubblica multilivello negli otto Paesi interessati: Italia, Slovenia, Croazia, Grecia, Bosnia Herzegovina, Serbia, Montenegro ed Albania;

il 18 giugno 2014 la Commissione europea ha presentato la comunicazione e il piano d'azione della strategia EUSAIR. La strategia con il relativo piano d'azione, dopo i pareri da parte delle istituzioni e degli attori coinvolti, è stata approvata dai 28 Paesi della, Ue nel corso del Consiglio europeo del 23-24 ottobre 2014. La Conferenza inaugurale, organizzata dalla Presidenza italiana del Consiglio in cooperazione con la Commissione europea, si è tenuta a Bruxelles il 18 novembre;

la prossima settimana il Parlamento europeo esaminerà una proposta di risoluzione per rilanciare una strategia dell'Unione europea per la regione adriatica e ionica nella quale si pone l'accento sull'importanza dei corridoi Ten-T e in particolare sul completamento del corridoio Baltico-adriatico;

questo corridoio potrebbe essere la prima vera «infrastruttura» della nascente macro regione adriatica ionica, appena riconosciuta dalla Commissione europea;

se il Ministro interrogato non ritenga di dover intervenire affinché l'inserimento di Brindisi, nella prevista attuazione della rete centrale che dovrà essere realizzata entro il 31 dicembre 2023, possa essere sottoposto alla valutazione della Commissione europea.

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