"Enel chiarisca se il calo di produzione è legato a un accordo con l'Antitrust"
Riccardo Rossi: "Nel 2016 l'Antitrust ha avviato un'inchiesta sulla centrale Enel di Cerano accusata di realizzare sovraprofitti , abusando della sua posizione di forza nel mercato del dispacciamento"
Riceviamo e pubblichiamo un intervento del consigliere comunale Riccaro Rossi, capogruppo di Brindisi Bene Comune, sulla ferma di tre gruppi di produzione all'interno della centrale Enel "Federico II".
In questi giorni si apre nel nostro territorio una nuova crisi con la centrale Enel di Cerano, non legata però alle questioni ambientali e sanitarie ma agli assetti produttivi della centrale.
L’Enel ferma tre gruppi su quattro riducendo drasticamente le richieste di forniture di servizi aprendo una crisi nel settore dei subappalti con lavoratori ed aziende che improvvisamente perdono il lavoro.
Eppure da Enel non giunge nessun comunicato su cosa stia avvenendo. E’ una crisi dovuta alla contrazione del mercato elettrico, magari connessa all’incremento degli ultimi anni nella produzione di energia da fonti rinnovabili?
O invece è correlata con l’accordo che Enel ha stipulato il 7 marzo con l’Antitrust per tagliare la redditività dell’impianto di Cerano per ben 477 milioni di euro nel triennio 2017-19?
Ricordiamo infatti che nel 2016 l’Antitrust ha avviato un’inchiesta sulla centrale Enel di Cerano accusata di realizzare sovraprofitti , abusando della sua posizione di forza nel mercato del dispacciamento, viste le sue forniture a Terna per garantire la stabilità della rete elettrica.
Nel 2017 il taglio di redditività della centrale Enel di Cerano sarà quindi di ben 147 milioni di euro, profitti che invece erano ben presenti nel 2016. Allora vorremmo chiedere ad Enel, la fermata dei gruppi è connessa con questo accordo e con il taglio della redditività? E’ un modo per segnalare la propria forza? Si vuol rendere evidente a tutti che senza la Centrale, con tre gruppi fermi, la stabilità della rete elettrica vacilla?
Forse prima di parlare di crisi di produzione andrebbero sciolti questi nodi.