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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Intervento/ L'Enel, Civitavecchia e Brindisi

Per l’esercizio della centrale elettrica installata nel territorio comunale, Enel si impegna ad erogare consistenti risorse economiche a favore dell’amministrazione comunale, a promuovere iniziative per favorire al massimo l’imprenditoria locale, la formazione professionale e l'Università.

Per l’esercizio della centrale elettrica installata nel territorio comunale, Enel si impegna ad erogare consistenti risorse economiche a favore dell’amministrazione comunale, a promuovere iniziative per favorire al massimo l’imprenditoria locale, la formazione professionale e l'Università, a effettuare il monitoraggio dell'ambiente, a realizzare consistenti investimenti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

In particolare, l’Enel si impegna:

• ad erogare all’amministrazione comunale nel primo triennio 40 milioni di euro suddiviso in tre rate annuali di 14 milioni di euro;

• ad erogare l’importo annuale di 8,3 milioni a titolo di Ici ( Imu) ;

• ad erogare 1 milione di euro l’anno per contribuire alla gestione dell’Osservatorio Ambientale, con compiti di valutazione delle ricadute ambientali e sulla salute pubblica della centrale, di informazione della popolazione sul monitoraggio ambientale e di proposta di soluzioni tecnologiche per l’abbattimento degli inquinanti;

• ad individuare, in maniera congiunta con il comune, siti idonei per l’istallazione di nuove capacità eolica di proprietà Enel, fino ad un massimo di 200 Mw, con un impegno finanziario di circa 300 milioni di euro, promuovendo iniziative che possono favorire il massimo coinvolgimento dell’imprenditoria locale, con ricadute dirette ed indirette sull’imprenditoria locale stimabili in circa 80 milioni di euro;

• a riconoscere al comune quale royalty per l’esercizio di tali impianti una percentuale del 3% sui proventi dell’energia prodotta, con beneficio per il comune stimabile in circa 2 milioni di euro l’anno;

• a realizzare e cedere al Comune impianti fotovoltaici per l’alimentazione di 12 istituti scolastici con un onere di 1.100.000 euro completamente a carico dell’Enel;

• a cedere in comodato d’uso gratuito per esigenze abitative sette appartamenti di sua proprietà situati in città per un periodo di dieci anni;

• a interrare diversi elettrodotti oltre a quelli che ha già provveduto ad interrare;

• ad attuare iniziative che possano favorire il massimo del coinvolgimento dell’imprenditoria locale nelle forniture di beni e servizi e per le attività di manutenzione della centrale;

• a partecipare al consorzio per la formazione professionale tra i comuni e gli altri operatori industriali presenti nel territorio per l’organizzazione di corsi orientati alle esigenze del territorio legate all’esercizio e alla manutenzione della centrale, confermando l’erogazione annua di 500 mila euro.

Questo in sintesi l’accordo stipulato fra Enel e l’amministrazione comunale di Civitavecchia per l’esercizio della centrale situata in quel territorio. Molto diverso, ben più articolato e consistente di quello stipulato da Enel con il Comune di Brindisi, il quale, a titolo di esempio, per moltissimi anni si è dovuto accontentare di somme assolutamente irrisorie, quasi ridicole, a titolo di Ici. (478.000 euro versati da Enel produzione, i 120.000 euro circa da Enel distribuzione).

Vero è che la nuova amministrazione, appena insediata, ha provveduto ad aggiornare in misura consistente il corrispettivo relativo all’Ici, ma siamo ancora molto lontani, per quanto riguarda l’impianto di Cerano, dagli 8,3 milioni di euro versati al comune di Civitavecchia. Un fatto assolutamente incomprensibile, considerate le dimensioni di quella centrale, che la fanno ritenere non inferiore, per la rendita catastale, a quella esistente nel territorio di Civitavecchia.

Per questo motivo in molte occasioni ho chiesto all’Amministrazione Comunale precedente e al commissario di procedere, in collaborazione con l’agenzia del territorio, alla immediata verifica della congruità delle rendite catastali di tutte le centrali esistenti nel nostro territorio, centrale di Cerano compresa, attivando la procedura speciale prevista dal comma 336 dell’art. 1 della legge finanziaria del 2005. ( 311/2004)

Nonostante le tante rassicurazioni di intervento, per ultimo dal Commissario, non si ha notizia alcuna sulla effettiva attivazione di quella procedura ed, eventualmente, sulle verifiche effettuate per accertare la congruità dei versamenti Ici/Imu effettuati da tutte quelle società. Spero che questa nuova amministrazione cambi passo rispetto al passato, risolvendo definitivamente la questione dei controlli sulla correttezza dei versamenti Ici (Imu) che devono effettuare le società proprietarie delle centrali elettriche , anche perché l’ inattività si paga cara, per effetto della prescrizione quinquennale stabilità dal successivo comma 337.

Credo che in questo momento di ristrettezze economiche, in cui tutti debbono contribuire in proporzione al reddito, sia necessario verificare e/o sollecitare quell’accertamento, perché il nostro territorio non può continuare a perdere quelle somme consistenti, che potrebbero essere proficuamente utilizzate per far fronte alle tante emergenze della città e dei suoi cittadini, specialmente quelli che si trovano in gravi condizioni di disagio economico, che meriterebbero maggiore considerazione rispetto a quella riservata loro in questi ultimi anni.

 

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