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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

La Filctem a Rossi: "Sbagliata la diffida. Serve confronto tecnico"

"Sconcerto e profonda preoccupazione". "Auspichiamo, un cambio di rotta, e un rapido ritorno ad una corretta e corrente interlocuzione

BRINDISI - Il sindacato dei lavoratori chimici della Cgil, la Filctem, bacchetta in un comunicato la scelta del sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, di annunciare alla stampa l'invio di una diffida ad Eni Versalis per le ripetute accensioni della torcia di emergenza dell'impianto di cracking del petrolchimico consortile. Nello stesso comunicato, la Filctem mette in evidenza i progetti di Eni per gli impoianti di Brindisi, definendoli strategici, e il rispetto delle normative ambientali da parte dell'azienda. Per la Filctem Cgil, Rossi ha sbagliato nel dare risonanza mediatica (cioè notizia alla stampa, perchè ne informasse l'opinione pubblica), alla nota di diffida, e lo esorta a riportare tutto ad un proficuo confronto tecnico con il gruppo Eni.

"La Filctem Cgil di Brindisi esprime sconcerto e profonda preoccupazione per i contenuti della diffida inviata dal sindaco di Brindisi alla Società Eni Versalis, alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Brindisi. Crediamo che i fatti contestati meritino un profondo e articolato confronto tecnico-istituzionale e non valutazioni mediatiche", si legge nel comunicato del sindacato. "C’è la necessità di stabilire, anche, con il contributo di Arpa Puglia e Ispra, quelle che per il sindacato con il suo ruolo di presidio e vigilanza su ambiente e salute sono delle certezze, l’attuazione e il rispetto di norme e prescrizioni contenute nel Decreto di autorizzazione ambientale, che permette il regolare funzionamento dell’impianto".  

"Siamo convinti - prosegue il comunicato - della strategicità dell’impianto Eni Versalis che nel petrolchimico garantisce il quotidiano esercizio di altri importanti impianti innovativi ad esso collegati, la centrale elettrica di Enipower, Chemgas, lo stabilimento della Lyondell Basell, impianti interconnessi e condotti con i servizi garantiti da BSG. Nel perimetro del petrolchimico un ruolo determinante è rappresentato da Eni Syndial che opera per garantire, per le aree di proprietà Eni, interventi di messa in sicurezza e bonifica di terreni e acqua di falda, rientranti nel Sito di Interesse Nazionale".

La Filctem dichiara che "questo comparto industriale, spesso al centro di speculazioni, è sottoposto e monitorato costantemente dagli organi pubblici di controllo che non evidenziano inadempienze di esercizio degli impianti, così come il sistema di monitoraggio ambientale in continuo gestito da Arpa Puglia, da tutti visibile sul sito istituzionale di Arpa, non evidenzia superamenti dei parametri ambientali monitorati". Sulle ragioni del ricorso non certo episodico alla torcia di emergenza il sindacato non fa cenno, ma la questione cruciale è proprio quella.

"Per questo auspichiamo, un cambio di rotta, e un rapido ritorno ad una corretta e corrente interlocuzione, in parte già avviata lo scorso 18 settembre 2018  presso il Comune di Brindisi  tra gruppo Eni e sindaco di Brindisi, su investimenti strategicità degli impianti e garanzie occupazionali per le centinaia di famiglie degli occupati diretti e dell’indotto, di questo strategico polo industriale del territorio brindisino", dice la Filctem Cgil. "Riteniamo indispensabile che questo territorio sia destinatario di politiche industriali innovative caratterizzate da specifici progetti e investimenti, che si aggiungano alle risorse degli accordi di programma già esistenti per riattivare un percorso che consenta di traguardare a Brindisi un futuro con una rinnovata presenza industriale e produttiva nei diversi settori e per rilanciare l’occupazione".

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