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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

La Asl restituisce alla Regione l'azienda agricola "Melli". Perdono il posto 45 braccianti

S.PIETRO VERNOTICO - L’Azienda Agricola Ninetto Melli, circa 180 ettari di terreno coltivati a vigneti e oliveti e un continuo incremento di fatturato annuo, proprietà ceduta dalla omonima fondazione alla Asl Br/1 autorizzata dalla Regione Puglia con delibera di Giunta del 12 dicembre 1997 ha licenziato senza alcuna spiegazione tutti i 45 dipendenti, operai agricoli stagionali che raggiungono le 151 giornate.

S.PIETRO VERNOTICO - L’Azienda Agricola Ninetto Melli, circa 180 ettari di terreno coltivati a vigneti e oliveti e un continuo incremento di fatturato annuo, proprietà ceduta dalla omonima fondazione alla Asl Br/1 autorizzata dalla Regione Puglia con delibera di Giunta del 12 dicembre 1997 ha licenziato senza alcuna spiegazione tutti i 45 dipendenti, operai agricoli stagionali che raggiungono le 151 giornate.

La Flai - Cgil provinciale nei giorni scorsi aveva richiesto un incontro presso l’assessorato provinciale al Mercato del lavoro ma alla riunione del 23 marzo il direttore della Asl Br/1 Rodolfo Rollo non si è presentato, dichiarando di non aver alcun titolo a partecipare, poiché l’azienda agricola è stata interamente trasferita nella disponibilità della Regione Puglia, defilandosi da qualsiasi responsabilità, e “non tenendo in considerazione di come sia settore strategico per il nostro paese quello vitivinicolo”.

Giovedì 31 marzo presso la sede della Cgil di S. Pietro Vernotico i lavoratori hanno tenuto un’assemblea per decidere che iniziative intraprendere per la conservazione del posto di lavoro, insieme al coordinatore della Camera del Lavoro di San Pietro, Spartaco Battista, e alla segreteria Flai - Cgil Prov. le con Giovanna Tomaselli e Vincenzo Asparra. All’assemblea è stato invitato il consigliere regionale Giuseppe Romano, che è di S.Pietro, “per illustrargli la preoccupante situazione venutasi a creare in un territorio dove la disoccupazione raggiunge livelli sempre più allarmanti; con i continui estirpamenti di vigneti, con la sottrazione di terreni produttivi all’agricoltura, a causa dell’installazione dei pannelli solari, che aggrava sempre di più la crisi occupazionale in un territorio agricolo come il nostro”.

Durante l’assemblea, fa sapere la Flai – Cgil, il consigliere regionale Pino  Romano ha preso l’impegno di presentare immediatamente un’interrogazione con risposta scritta nel prossimo Consiglio Regionale. I lavoratori insieme con la Flai Cgil hanno proclamato lo stato di agitazione. “Anche perché se i lavori non iniziano a breve, c’è il serio rischio che i vigneti, ad alto valore aggiunto, non potranno produrre a meglio tanto da portare il bilancio in negativo”.

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