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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Ceglie Messapica

La maturità della giovane chef: insegnare ai ragazzi. E Gualtiero Marchesi la premia

CEGLIE MESSAPICA – Forse per Antonella Ricci è questo il successo maggiormente desiderato nella maturità della sua professione. Da giovane chef in carriera, allevata dal padre Angelo –scomparso pochi anni fa- con ampi riconoscimenti internazionali, a maestra. Lei non si attribuirebbe mai questo titolo, ma se una insegna alla Scuola Internazionale di Cucina Italiana, l’Alma di Colorno in quel di Parma, come vuoi chiamarla? Ed oggi, poi, con il premio ““Arti e Mestieri, la qualità della formazione” assegnatole da Alma e dal partner Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, come la mettiamo?

CEGLIE MESSAPICA – Forse per Antonella Ricci è questo il successo maggiormente desiderato nella maturità della sua professione. Da giovane chef in carriera, allevata dal padre Angelo –scomparso pochi anni fa- con ampi riconoscimenti internazionali, a maestra. Lei non si attribuirebbe mai questo titolo, ma se una insegna alla Scuola Internazionale di Cucina Italiana, l’Alma di Colorno in quel di Parma, come vuoi chiamarla? Ed oggi, poi, con il premio ““Arti e Mestieri, la qualità della formazione” assegnatole da Alma e dal partner Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, come la mettiamo?

Il mondo dell’alta cucina però richiede umiltà. Antonella Ricci lo sa e rispetta le regole non scritte con scrupolo. Ha dimestichezza con persone come Gualtiero Marchesi, o come Albino Ivardi Ganapini, rettore e direttore di Alma. Il primo, un pezzo della storia della gastronomia italiana. Ma tratta loro con un rispetto che la sua solarità non nasconde del tutto. “Il Fornello da Ricci”, fondato nel 1967 e punta di diamante di una delle capitali indiscusse della buona cucina pugliese, Ceglie Messapica, è uno dei 200 ristoranti convenzionati con Alma per gli stage cui vengono indirizzati circa 500 allievi all’anno della prestigiosa scuola. Ed è stato uno dei primi quattro premiati nel 2010, anno di istituzione del riconoscimento per la formazione.

Un premio alla cura e allo scrupolo con cui nella cucina del ristorante sulla collina di Montevicoli sono stati istruiti e seguiti allievi americani, asiatici, europei. Lo ripete per i giornalisti lo stesso Ganapini in collegamento Skype. Quanti sono stati i giovani chef passati da Ceglie Messapica? Antonella non ricorda. Tanti, che hanno manipolato le eccezionali materie prime del Salento. Quindi un premio al ristorante, un premio ad Antonella che si improvvisa giornalista e chiede al direttore di Alma come sviluppare un rapporto virtuoso e proficuo tra l’alta scuola di cucina e le scuole professionali, come gli Istituti alberghieri.

“Ma noi abbiamo già un ottimo rapporto, qui al nord, con gli Alberghieri”, risponde Ganapini, “e la nostra apertura è massima. Il problema è che non riusciamo ad arrivare al Sud”. Ma qui sarà Antonella a pensarci. Ha già una mezza trattativa con il nuovo sindaco Luigi Caroli, amico dall’infanzia, affinché il Comune faccia da ponte tra l’Istituto Alberghiero di Ceglie Messapica e l’Alma. “Ci stiamo pensando –conferma Caroli- naturalmente assieme all’amministrazione provinciale. Vorrei dare anche una nuova sede a questa scuola. Bisogna creare sinergie tra formazione scolastica e le eccellenza della gastronomia che questa città possiede. Antonella si è sempre dimostrata molto disponibile. E’ il momento di investire sulla qualità, sui servizi, sull’accoglienza, e vorremmo che di questo processo fossero protagonisti i nostri ragazzi”.

Né Antonella Ricci, né suo marito Vinod Sokar, anche lui chef, né la sorella Rossella, maitre di sala, sono riusciti ad andare a Milano a ritirare il premio, sabato scorso. Colpa delle ceneri sparse sul continente da un lontano vulcano islandese. E allora chi mandare? Ci ha pensato “zio Sandro” a rappresentare il ristorante, cioè  Alessandro Morari, che si occupa delle pubbliche relazioni per l’arcipelago di Mauritius. Ma che c’entra l’Oceano Indiano con la cucina italiana e Ceglie Messapica? Beh, è stato proprio Sandro Morari l’involontario agente matrimoniale di Antonella e Vinod. Lei era stata invitata a Mauritius assieme ad altre giovani e rinomate chef italiane, e lì ha conosciuto il futuro marito. Quindi, zio Sandro il favore di andare a ritirare quel premio lo ha fatto con molto piacere.

Il prossimo capitolo? Si parla del primo libro di ricette di Antonella Ricci. ma le non conferma nè smentisce. Dice solo che "ci sarà presto una conferenza stampa, ma sin da questo momento vi dico che dietro c'è il lavoro di un intero staff, perchè io e Sokar siamo solo degli chef". E hai detto niente.

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