rotate-mobile
Economia

La Regione sblocca la crisi Tecnimont

BRINDISI – Si chiama Impes Services la via di uscita per i 66 ingegneri e tecnici del centro di progettazione Tecnimont di Brindisi, chiuso assieme ad altre sedi in Italia nell’abito di un piano di ristrutturazione aziendale. E’ approdata a questa soluzione, non ancora definita del tutto, l’istruttoria avviata a Bari dalla Regione Puglia, attraverso il Comitato Monitoraggio Sistema Economico Produttivo ed Aree in crisi e un tavolo di trattativa che ha impegnato per alcuni mesi anche la stessa Tecnimont, le organizzazioni sindacali regionali e provinciali, e una serie di società che avevano accettato di valutare la possibilità di rilevare il personale altrimenti destinato o al trasferimento alla sede centrale di Milano, oppure alla mobilità

BRINDISI – Si chiama Impes Services la via di uscita per i 66 ingegneri e tecnici del centro di progettazione Tecnimont di Brindisi, chiuso assieme ad altre sedi in Italia nell’abito di un piano di ristrutturazione aziendale. E’ approdata a questa soluzione, non ancora definita del tutto, l’istruttoria avviata a Bari dalla Regione Puglia, attraverso il Comitato Monitoraggio Sistema Economico Produttivo ed Aree in crisi e un tavolo di trattativa che ha impegnato per alcuni mesi anche la stessa Tecnimont, le organizzazioni sindacali regionali e provinciali, e una serie di società che avevano accettato di valutare la possibilità di rilevare il personale altrimenti destinato o al trasferimento alla sede centrale di Milano, oppure alla mobilità.

Le contropartite, per l’azienda che rileverà il patrimonio umano di Tecnimont, fatto di specialisti nella progettazioni di impianti chimici sofisticati come possono esserlo quelli destinati ai processi di produzione delle poliolefine (l’americana Basell, ad esempio è stata a lungo cliente di Tecnimont Brindisi), consistono in un accompagnamento da parte della stessa Regione Puglia con il ricorso agli strumenti di supporto alle imprese utilizzabili in questo caso, e in un pacchetto di commesse da parte della stessa Tecnimont che era disponibile in questo modo, ma con un disimpegno graduale, almeno 39 mesi di attività dell’azienda che avrebbe rilevato il personale del centro di progettazione di Brindisi.

Restava da definire il costo del lavoro, che in un primo momento aveva indotto la stessa Impes Service a congelare la propria disponibilità (Impes chiedeva un accordo sul costi medio di mercato attestato attorno ai 35 euro, invece dei 47 euro di Tecnimont), e ciò con un accordo con le organizzazioni sindacali, e quindi con lo stesso personale da rilevare. Ma su questo i sindacati avevano manifestato un orientamento possibilista.

Lo sblocco della situazione è giunto dopo l’incontro avvenuto lunedì 24 ottobre tra la task force regionale, i sindacati, Tecnimont, Impes Service (assente la Provincia di Brindisi). “Per la  Impes Service,  società presente nei settori petrolifero, petrolchimico, produzione e distribuzione elettricità con sede principale a Ferrandina (Matera) ma da anni presente nella realtà industriale pugliese, era presente il direttore generale ing. Mario Calciano che ha espresso ufficialmente alle rappresentanze sindacali ed alle istituzioni regionali la volontà dell’azienda di acquisire in toto il gruppo di ingegneria di Tecnimont Brindisi per non disperdere le professionalità presenti”, fanno sapere Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil.

I sindacati comunicano anche che Impes Services “ha confermato altresì i precedenti incontri con la direzione aziendale della Tecnimont per una possibile cessione di ramo d’azienda arenatasi per l’eccessivo costo del lavoro. Dal canto suo la Tecnimont, ha confermato la disponibilità a garantire un monte ore di progettazione, così come da accordo sindacale già sottoscritto con le categorie territoriali, e l’impegno a non procedere ad ulteriori richieste di trasferimento ai dipendenti per non sguarnire lo staff di elementi professionalmente validi e utili”.  Le organizzazioni sindacali dal canto loro si dichiarano disponibili alla massima collaborazione per il trasferimento degli ingegneri e dei tecnici in cassa integrazione straordinaria dall’1 ottobre alla nuova azienda.

Alla fine il riconoscimento del ruolo svolto dalla Regione Puglia: “Le organizzazioni sindacali hanno apprezzato, altresì, gli impegni assunti dalla task force regionale nel rendersi non solo arbitro della vertenza, ma anche attore principale e quindi pronta a mettere a disposizione tutti gli strumenti che la Regione Puglia in questo momento ha individuato per rispondere allo stato di crisi delle aziende e necessari per la buona riuscita di questa specifica iniziativa. Le organizzazioni sindacali invitano inoltre, sia l’ente Provincia ma anche il Comune di Brindisi a rendersi disponibili e contribuire così ad individuare percorsi utili alla risoluzione della vertenza Tecnimont”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Regione sblocca la crisi Tecnimont

BrindisiReport è in caricamento