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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

La Sfir, le assunzioni, e la produzione di zucchero ed energia: botta e risposta con il Cobas

BRINDISI – Botta e risposta, oggi, tra sindacato Cobas e Sfir sulle politiche del personale e sugli assetti produttivi della nascente raffineria in località ex Punto Franco, a ridosso dell’area portuale di Costa Morena. Aveva cominciato stamattina Roberto Aprile con una richiesta agli enti locali di sospensione delle autorizzazioni a Sfir per presunte violazioni da parte della società romagnola degli accordi sottoscritti a suo tempo con la Provincia (amministrazione Errico), ha risposto stasera Massimiliano Bassi, direttore di Sfir.

BRINDISI – Botta e risposta, oggi,  tra sindacato Cobas e Sfir sulle politiche del personale e sugli assetti produttivi della nascente raffineria in località ex Punto Franco, a ridosso dell’area portuale di Costa Morena.  Aveva cominciato stamattina Roberto Aprile con una richiesta agli enti locali di sospensione delle autorizzazioni a Sfir per presunte violazioni da parte della società romagnola degli accordi sottoscritti a suo tempo con la Provincia (amministrazione Errico), ha risposto stasera Massimiliano Bassi, direttore di Sfir.

“Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato chiede agli Enti Locali la sospensione delle  autorizzazioni relative alla nuova centrale elettrica di 39 MW prevista all’interno dello zuccherificio che sta costruendo la Sfir perché la società costruttrice non rispetta assolutamente gli accordi sottoscritti a suo tempo”, sostiene Roberto Aprile..

“Ancora una volta questa città vive un grave attacco ambientale ed occupazionale con la costruzione di una nuova centrale elettrica camuffata da zuccherificio in pieno centro abitato, subendo anche la arroganza di una società che sembra essere la padrona di Brindisi. Per contrastare tutto questo il Sindacato Cobas del Lavoro Privato a nome di alcuni lavoratori  inseriti nell’accordo famigerato relativo ai  bacini di crisi ex Dow, ex EVC, ex Pastis, ex Bti, ha fatto la  richiesta all’Assessorato del Mercato del Lavoro di un incontro con la Sfir a cui chiedere conto di tutto ciò che sta avvenendo in questi mesi”, prosegue la nota dei Cobas, con un chiaro riferimento alle modalità di selezione del personale.

“L’atteggiamento che sta mostrando la Sfir qui a Brindisi è comunque in sintonia con le cronache degli  avvenimenti che la riguardano in altre città come Borgo Incoronata in provincia di Foggia ed Argenta in provincia di Ferrara. Sembra più una società che rincorre finanziamenti pubblici, investimenti  con grandi guadagni – dice Aprile - se c’è anche la possibilità  di  produrre energia elettrica con i rifiuti della produzione  ed il gas”.

“Inoltre abbiamo il serio dubbio – conclude il comunicato dei Cobas - che funzioni come zuccherificio. Quel bruttissimo nastro trasportatore sulla testa dei passeggeri delle navi di Costa Morena probabilmente non trasporterà mai niente. Sono queste le domande che vorremmo rivolgere ad una  società che a Brindisi ha trovato terreno fertile proprio in quelle persone che accusavano gli ambientalisti di dire no a tutto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

La risposta dell’azienda è arrivata a stretto giro. “L’investimento in corso di completamento è relativo ad una “ Raffineria di zucchero greggio con annessa centrale di cogenerazione di energia elettrica da fonti rinnovabili”. La parte di cogenerazione – scrive il direttore genera ledi Sir,  Bassi - rappresenta meno del 30% dell’investimento che è, per la restante parte relativo alla raffineria”.

“La cogenerazione avverrà utilizzando quali combustibili unicamente oli vegetali, dunque non vi sarà l’utilizzazione di rifiuti e/o derivati e/o residui della produzione”, afferma il manager della Società fondiaria industriale romagnola. “L’investimento, nella sua fase di realizzazione, ha visto impegnate quasi esclusivamente aziende locali, con una media di a circa 200 lavoratori presenti in cantiere per giorno”, fa sapere poi l’azienda a proposito dei rapporti con il territorio, le imprese e le questioni occupazionali.

“L’investimento permetterà l’occupazione diretta di circa 80 unità locali, quasi esclusivamente residenti in Brindisi e provincia, oltre alla conseguente positiva ricaduta sull’indotto. Il processo di selezione del personale, tutt’ora in corso, sta avvenendo,nel rispetto degli impegni assunti localmente. Peraltro alcuni dei lavoratori già in forza provengono dai bacini di crisi ex Dow, ex EVC, ex Pastis, ex Bti”, assicura Massimiliano Bassi.

“Desideriamo inoltre precisare, a conferma della sussidiarietà dell’attività di cogenerazione rispetto all’attività di raffinazione dello zucchero greggio, che le attività di raffinazione saranno avviate e portate a regime nelle prossime settimane, mentre le attività di cogenerazione saranno avviate solo nel 2011”. Quindi la produzione di zucchero di canna raffinato partirà prima della produzione di energia.

“Ad oggi, inoltre, sono già state ricevute e stoccate circa 21.500 tonnellate di zucchero greggio da raffinare. Confermiamo la nostra piena disponibilità ad una eventuale richiesta di incontro presso l’Assessorato del Mercato del Lavoro”, conclude il direttore generale di Sfir, e questa è certamente la strada maestra per chiarire ogni aspetto della questione.

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