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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

La società propone un ribasso del 61%: bloccata la gara per il servizio tributi

BRINDISI - Dopo i mille grattacapi con la Gestor, stavolta al Comune - in fatto di di tasse - vogliono andarci con i piedi di piombo. E anche una gara con due sole società partecipanti per il servizio di gestione della raccolta tributi viene bloccata per effettuare tutti gli accertamenti del caso. Decisione inevitabile, però, visto che una delle due società aveva presentato un'offerta al ribasso del 61%. Percentuale giudicata effettivamente “anomala” a Palazzo di Città, tanto da suggerire una serie di verifiche prima dell'aggiudicazione definitiva.

BRINDISI - Dopo i mille grattacapi con la Gestor, stavolta al Comune - in fatto di di tasse - vogliono andarci con i piedi di piombo. E anche una gara con due sole società partecipanti per il servizio di gestione della raccolta tributi viene bloccata per effettuare tutti gli accertamenti del caso. Decisione inevitabile, però, visto che una delle due società aveva presentato un'offerta al ribasso del 61%. Percentuale giudicata effettivamente “anomala” a Palazzo di Città, tanto da suggerire una serie di verifiche prima dell'aggiudicazione definitiva.

A seguito della disastrosa esperienza con Gestor – con cui il Comune aveva chiuso dopo una serie di inadempienze per una società che era stata anche radiata dall'Albo dei riscossori -, il servizio di riscossione era stato affidato alla Soget, con una mini-gara e l'obbligo di assorbimento del personale, che altrimenti rischiava di finire in mezzo ad una strada.

A questo punto, scaduta anche l'ultima proroga, si è passati alla seconda fase del dopo-Gestor: una gara d'appalto per un contratto di cinque anni. Le società che vi hanno preso parte sono state due: una è proprio la Soget, l'altra è la Gema, della provincia di Foggia. Ma mentre la prima, per aggiudicarsi il servizio, aveva presentato un'offerta al ribasso del 21%, la Gema ha fatto molto, ma molto di più, proponendo addirittura un 61% in meno. Percentuale, questa, giudicata effettivamente fin troppo bassa, tanto da indurre il Comune a muoversi in maniera cauta, prima di assegnare frettolosamente l'appalto, badando solo ad aver risparmiato.

Per questo motivo, sotto la supervisione dell'assessore comunale al Bilancio Mario Pennetta, è già partita una richiesta di chiarimenti alla società in questione, così da poter valutare se quest'ultima sia effettivamente nelle condizioni di poter gestire il servizio senza problemi nonostante le poche risorse vinte in gara d'appalto. E' stato formalmente chiesto un piano industriale, e si partirà con un'istruttoria.

Il Comune si sente comunque tranquillo per due motivi: primo, perchè stavolta gli accertamenti non lasceranno nulla al caso. Secondo, perchè a Palazzo di Città hanno già deciso da tempo di fare in modo che i pagamenti vengano fatti al Comune, senza che la concessionaria disponga materialmente del denaro frutto delle imposte pagate dai contribuenti. Proprio le somme avanzate, d'altra parte, erano state oggetto di contenzioso ai tempi della Gestor.

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