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"L'Authority di Bari non c'entra"

BARI - L'Autorità Portuale di Bari ha diramato oggi una nota in cui sottolinea e chiarisce, contrariamente a quanto riportato da alcuni organi specializzati, varie testate (inclusa la nostra) e agenzie di stampa, che il rilievo della Corte dei Conti europea riguarda un'opera, nel caso di Bari, che non è in capo alla stessa Authority, bensì ad altro ente, e che pertanto non riguarda l'operatività della stessa Autorità Portuale. Ecco la nota integrale.

BARI - L'Autorità Portuale di Bari ha diramato oggi una nota in cui sottolinea e chiarisce, contrariamente a quanto riportato da alcuni organi specializzati, varie testate (inclusa la nostra) e agenzie di stampa, che il rilievo della Corte dei Conti  europea riguarda un'opera, nel caso di Bari, che non è in capo alla stessa Authority, bensì ad altro ente, e che pertanto non riguarda l'operatività della stessa Autorità Portuale. Ecco la nota integrale.

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"Nei giorni scorsi, su alcuni organi di stampa specializzati, sono apparsi degli articoli su una relazione della Corte dei conti europea circa l’utilizzo dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione per infrastrutture di trasporto nei porti marittimi, pubblicata dal consesso comunitario lo scorso 25 aprile.

La relazione  ha esaminato 27 progetti di infrastrutture di trasporto,  cofinanziati dai Fondi strutturali e dal Fondo di coesione nel periodo di programmazione 2000-2006, scelti fra tutti quelli finanziati nell’ambito europeo.

Una lettura non attenta del documento ha indotto gli articolisti ad indicare come oggetto dell’audit anche interventi attuati nel Porto di Bari, alterando in maniera significativa la realtà dei fatti. Bastava, infatti, scorrere l’elenco degli interventi esaminati per rilevare che il finanziamento oggetto di verifica, più volte citato con riferimento all’area di Bari, è stato quello del  “Completamentodell’interporto diBari Lamasinata- II fase (Intervento n.23)” cioè di un opera al di fuori dell’area portuale di Bari ed attuata da un soggetto ben diverso dall’Autorità Portuale competente.

Una svista di tal genere non può ritenersi  poco significativa, se collegata all’accusa di un cattivo utilizzo delle risorse europee, che sembra rivolta all’Autorità Portuale quale Ente beneficiario del finanziamento in ragione della competenza alla gestione ed amministrazione del Porto di Bari. Viceversa, la lettura del documento testimonia, proprio, come l’assenza di una programmazione su scala regionale, che coinvolga tutti gli attori del cluster marittimo e, quindi, in primis l’Autorità Portuale, è foriera di scarsa efficacia dell’impiego dei fondi comunitari con danno per l’intero settore del trasporto marittimo.

Alcuna responsabilità, pertanto, può essere nemmeno indirettamente addebitata all’Autorità Portuale di Bari sull’utilizzo dei fondi comunitari in questione per un’opera al di fuori dell’ambito portuale, di competenza di un soggetto autonomo, che non ha mai trovato spazio negli strumenti di programmazione e sviluppo del porto".

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