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Professione avvocato: le donne guadagnano meno degli uomini

I dati 2017 della Cassa Forense analizzati dall'Associazione studi legali associati. Puglia quinta regione per numero di iscritti all'Ordine

Con 21.683 iscritti, la Puglia si conferma la quinta regione per numero di avvocati, dietro Campania, Lombardia, Lazio e Sicilia. Il questo quanto emerge dai dati della Cassa Forense, letti e analizzati da Asla (Associazione Studi Legali Associati) – che con quasi cento Studi membri tra i più importanti d’Italia dal 2003 promuove una cultura moderna della professione legale – in occasione del lancio di “Asla Diritto al Futuro”, il primo evento in Italia dedicato agli avvocati del futuro che si svolgerà a Palazzo Mezzanotte a Milano il prossimo 18 maggio. Nel corso dell’evento esperti, studiosi, operatori ed esponenti di spicco del panorama economico, sociale, culturale, artistico, sportivo nazionale e internazionale discuteranno e si confronteranno sui grandi temi dell’innovazione e sulla professione del domani.

Sempre dagli ultimi dati della Cassa Nazionale Forense emerge che gli avvocati residenti in Puglia rappresentano il 9% del totale nazionale. Con 21.683 iscritti, la Puglia si conferma la quinta regione per numero di avvocati, dietro Campania, Lombardia, Lazio e Sicilia, e Bari la quarta provincia d’Italia con 6686 iscritti. Sono questi  “I numeri dell’avvocatura”, documento redatto annualmente dalla Cassa Forense, che evidenzia che al 31 dicembre 2017 gli avvocati residenti in Italia sono oltre 242 mila, lo 0,4% in più rispetto all’anno precedente (pari a circa mille professionisti),  ma in flessione rispetto alla media degli ultimi anni del tasso di crescita degli avvocati iscritti agli albi.

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Gli avvocati in Puglia: le donne guadagnano meno degli uomini

La Puglia, come la maggior parte delle regioni italiane, conta un numero di avvocate inferiore a quello dei colleghi maschi, 9545 contro 12.148. Anche a livello regionale si registra il forte divario reddituale tra avvocate e avvocati riscontrabile anche su base nazionale: il reddito medio delle avvocate è infatti di 13.675 euro annui contro i 29.752 euro degli avvocati, inquadrandosi come una delle regioni a più basso reddito medio con 22.630 euro. L’Ordine che conta il maggior numero di professionisti è quello di Bari con 6686 iscritti, seguono Lecce (4743) e Foggia (3357). Brindisi ha 1698 avvocati ( 787 donne e 911 uomini); Taranto 3046, e la Bat 2163.

Gli avvocati in Italia: i redditi più bassi al Sud

La distribuzione dei professionisti all’interno dello Stivale non risulta omogenea, è infatti molto variabile a livello territoriale: si passa da oltre sette avvocati ogni mille abitanti in Calabria ai 3,4 della Lombardia.  Mediamente un avvocato in attività al Sud e nelle Isole guadagna 33 mila euro in meno rispetto a un professionista attivo al Nord, divario che diventa ancor più rilevante se si calcolano esclusivamente i redditi medi degli avvocati uomini: 30.933 euro annui per un avvocato attivo nel meridione, 59.291 per chi lavora al Centro e 78.673 per il Nord.

Le regione più ricca è la Lombardia dove, in media, si guadagnano 67.382 euro all’anno. Seguono il Trentino con 63.576 euro, quindi Veneto (48.123), Valle d’Aosta (47.673), Lazio (47.155), Friuli Venezia Giulia (46.862), Liguria (46.444), Piemonte (46.251) ed Emilia Romagna (44.912). Fanalino di coda la Calabria dove si guadagnano mediamente 17.587 euro all’anno; meglio, ma di poco, il Molise (19.501) la Basilicata (20.691) e la Sicilia (22.131).

In crescita, anche se di poco, il volume d’affari dell’avvocatura italiana che, dopo alcuni anni di recessione, è tornato in positivo dello 0,2%. La fascia d’età più redditizia rimane quella dei professionisti tra i 65 e i 69 anni; inusualmente in aumento il volume d’affari degli avvocati over 74 e della fascia under 30-39.

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L’Asla e i giovani professionisti

“I numeri dell’avvocatura delineano un mondo in significativa mutazione – dichiara l’avvocato Giovanni Lega, presidente di Asla, Associazione Studi Legali Associati – ‘Diritto al Futuro’ sarà una giornata di riflessione e analisi sul futuro della nostra professione, pensando in particolare ai giovani. Se vogliamo cambiare il mondo – prosegue Lega – dobbiamo partire dai giovani: durante la giornata sarà affrontato il futuro della next generation of lawyers con dibattiti, workshop e testimonianze non solo di esperti del settore, ma anche di personalità di spicco del mondo della cultura, dell’arte e dello sport, su i temi delle nuove tecnologie, le nuove frontiere della formazione specialistica, il valore e i vantaggi della diversity all’interno degli studi legali, ma non solo.”

 “Come Asla” conclude il presidente Lega “da sempre dedichiamo, per vocazione e statuto, il nostro impegno ai giovani e al futuro della professione investendo molte risorse nella formazione degli avvocati e dei praticanti, affiancando i giovani più meritevoli con borse di studio e svolgendo attività di ricerca mirata. Ci sembrava quindi del tutto coerente con la nostra missione associativa creare un’occasione di incontro e di confronto sui temi e i trend che più impattano e impatteranno sul successo della professione futura. Guardando, naturalmente, non solo al nostro Paese, ma all’Europa e al mondo intero per raccogliere esperienze, proposte e idee, e perché no, sogni e desideri sulla avvocatura del domani.”

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