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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Lecce-Bologna: la strozzatura sarà eliminata

BARI - “Nella seduta di ieri, 19 novembre, la giunta regionale ha espresso il proprio accordo alla localizzazione, secondo il progetto preliminare predisposto da Rete Ferroviaria Italiana,delle opere necessarie al raddoppio nel territorio pugliese della direttrice adriatica.

BARI - “Nella seduta di ieri, 19 novembre, la giunta regionale ha espresso il proprio accordo alla localizzazione, secondo il progetto preliminare predisposto da Rete Ferroviaria Italiana,delle opere necessarie al raddoppio nel territorio pugliese della direttrice adriatica.” Lo ricorda l’assessore alle Infrastrutture e mobilità, Gianni Giannini, che aggiunge: "Come è noto la dorsale adriatica Lecce - Bologna è parte del cosiddetto corridoio adriatico e cioè di un sistema integrato di collegamenti marittimi, ferroviari e stradali che concorrono a rafforzare il ruolo del mare adriatico come ponte verso i paesi del Sud Est europeo e verso il Mar Nero".

“E’ altresì nota - continua l’assessore - la strozzatura esistente su tale direttrice costituita dalla presenza di un solo binario nei pressi di Ortona ( un chilometro circa) e per 37 chilometri circa tra Termoli e Lesina che non solo non consente di dare dignità europea al corridoio ferroviario adriatico, ma anche di avviare qualsiasi ipotesi di far diventare ad alta capacità la suddetta direttrice.

“Oggi, finalmente, un importante atto in tal senso è stato assunto dopo un serrato confronto con i Ministeri competenti e grazie alla collaborazione dei Comuni pugliesi interessati dal raddoppio del binario (Chieuti, Lesina e Serracapriola). Con il consenso della Regione Puglia alla localizzazione delle opere si muove un importante, decisivo passo verso la cantierizzazione di lavori per cui è assicurata una posta finanziaria di 106 milioni di euro nell’ambito di un contratto istituzionale di sviluppo sottoscritto da questo governo regionale con il Ministero delle infrastrutture ed Rfi nel 2012.

“E non si tratta solo di un intervento di assoluto miglioramento dei collegamenti della Puglia con il resto dell’Italia e con l’Europa ma anche - e in questo frangente non è cosa trascurabile, all’ormai prossima boccata di ossigeno al sistema delle imprese che concorreranno alla realizzazione dell’opera, con conseguenze positive sui livelli occupazionali e sull’economia locale.

“Il progetto, inoltre - dice ancora Giannini - garantirà una maggior sicurezza di tutta l’area a ridosso della foce del fiume Fortore che sarà attraversata con un viadotto, così dismettendo l’attuale trincea che, in presenza di fenomeni di deflusso straordinario, costituisce “tappo” alla foce e determina pericolosi fenomeni di esondazioni.

“A questo punto-conclude- non resta che auspicare che il governo nazionale, la Regione Molise e Rete Ferroviaria Italiana si attivino, per quanto di rispettiva competenza, per ricercare tutte le soluzioni possibili ai problemi posti dal sindaco del Comune di Termoli, per prevenire al più presto all’apertura dei cantieri. Infine la Regione, componente dell’organo di vigilanza del contratto istituzionale di sviluppo, porrà in essere tutti gli adempimenti necessari al fine di contenere i tempi di redazione del progetto definitivo e di realizzazione dell’opera.”

Intanto, è già partito l’importante progetto ingegneristico che prevede lo scavo di una galleria mista, naturale ed artificiale, di circa 500 metri, parallela a quella oggi in uso realizzata nel ’800 a nord della stazione di Ortona, Chieti, l'altro collo di bottiglia della linea. Le difficoltà maggiori incontrate nella costruzione dell’opera sono di origine ambientali, dato che la nuova galleria verrà scavata all’interno di un ammasso franoso sopra il quale si trovano numerose strutture, come una scuola e l’antico castello aragonese.

La nuova “Galleria dei Frentani” è costituita dai due tratti di estremità di galleria artificiale, costruiti a cielo aperto, interamente in cemento armato e lunghi rispettivamente 47 metri, lato Nord, e 88 metri lato Sud. La perforazione vera è propria della galleria naturale, lunga 388 metri, che procede al ritmo di un metro al giorno, viene realizzata su un unico fronte di scavo.

 

 

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