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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Cmc, 50 lavoratori a rischio: "Leonardo assente a incontro con Task force"

La ditta di Carovigno perderà l'appalto presso il sito Leonardo di Brindisi. Fiom Cgil: "Le commesse siano distribuite equamente"

CAROVIGNO – “Leonardo distribuisca le commesse in modo equo”. Lo chiede il segretario generale della Fiom Cgil Brindisi, Antonio Leo, rispetto alla vertenza riguardante i 50 lavoratori della ditta Cmc, appaltatrice presso lo stabilimento Leonardo divisione elicotteri di Brindisi. La società aerospaziale ha riassorbito nello stabilimento brindisino 30 unità che lavoravano presso il sito di Grottaglie, colpito da una crisi che coinvolge 500 lavoratori. 

A pagare le conseguenze di questo “travaso” saranno quindi i dipendenti della Cmc, ditta di Carovigno che perderà l’appalto, senza possibilità di destinare i lavoratori ad altre attività lavorative. La questione è stata al centro di un incontro in videoconferenza con la task force regionale per le emergenze occupazionali che si è svolta stamani, ma l’assenza della Leonardo Elicotteri, “l'interlocutore più importante – rimarca Angelo Leo - per la soluzione del problema”, ha svuotato l’appuntamento di efficacia. 

“La Fiom Cgil Brindisi, che si opporrà sempre ad una guerra tra poveri che alla fine la vincono soli i ricchi – afferma Leo - ha fatto presente che in altre regioni, l'indotto continua a ricevere commesse. Pertanto sarebbe giusto che Leonardo distribuisse le commesse in modo equo”.” Il tavolo della task force- prosegue Leo -  si riunirà di nuovo entro il mese di luglio. Con l'impegno che la regione Puglia rinnovi l'invito alla partecipazione certa anche della Leonardo, visto che la Cmc, non ha al momento altri gruppi industriali aerospaziali di riferimento”. 

Si profila dunque il rischio, a detta di Leo, che i 50 lavoratori della Cmc possano andare incontro alla stessa sorte dei lavoratori ex Tecnomessapia, azienda di Ceglie Messapica fallita nell’ottobre 2019. “Solo un nuovo piano nazionale industriale – conclude Angelo Leo - può salvare il sistema aerospaziale italiano dalla grande multinazionale all'indotto locale. Ma per questo serve l'unità di tutti i soggetti in campo con a cuore la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

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