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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Santa Teresa, sindacati: "Necessario riprendere subito le attività"

Lettera di Cgil, Cisl e Uil sulla situazione dei lavoratori: "Mesi drammatici per assenza di retribuzione e lavoro"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta a firma dei segretari generali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil riguardo alla questione dei lavoratori della ditta Santa Teresa. La missiva è indirizzata alle istituzioni regionali, alla Provincia di Brindisi e all’amministratore unico di Santa Teresa Spa. 

La crisi aziendale, la Cassa integrazione, la sospensione per il Covid-19, quanto tempo ancora devono penare i lavoratori dipendenti della Santa Teresa? Non vogliamo ripercorrere tutte le varie tappe di malessere dei lavoratori ma questi ultimi mesi sono stati drammatici per l’assenza di retribuzione e lavoro.

Occorre immediatamente riprendere le attività lavorative e concretizzare tutti gli impegni presi dalle parti Istituzionali, presso il tavolo della Task force Regionale, il giorno 29 gennaio 2020. In primis quanto assicurato dal commissario Straordinario Arpal, Massimo Cassano, il giorno 29 gennaio 2020, dinnanzi a tutti i soggetti in causa, della sottoscrizione della convenzione pubblico-pubblico, adesso deve trovare immediatamente realizzazione.

Nel merito, il dottor Cassano riconosceva che i lavoratori dipendenti della Santa Teresa avevano svolto, per anni, un’attività importante per la collettività, nei centri per l’impiego del territorio di Brindisi; tant’è vero che dopo la loro collocazione in cassa integrazione il servizio in argomento divenne motivo clamore negativo, perché le  Tv nazionali, riportavano  immagini deplorevoli: persone-utenti costretti a trascorrere le nottate alle porte degli uffici per l’impiego, per il rilascio anche di un semplice certificato.

A solo 10 giorni della fine dell’ammortizzatore sociale i lavoratori non conoscono la loro sorte non è più tempo di aspettare! Chiediamo urgente incontro presso la task force Regionale, con tutti i soggetti in indirizzo, e si vada, nello stesso tavolo, alla sottoscrizione dell’agognata convenzione pubblico-pubblico, per implementazione dei servizi dei Centri per l’Impiego e per la definitiva soluzione del personale impiegato nei servizi di pulimento. I lavoratori sono determinati a mettere in campo ogni forma di lotta anche cruenta tanto da preoccupare le organizzazioni sindacali per eventuali disordini di ordine pubblico.

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