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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

L'idrovolante? Tra le barche del marina

BRINDISI – Al porto di Brindisi rimasto ormai senza più collegamenti per le Isole Ionie (principale ragione per conservare qualche ambizione di traffico turistico), e ai brindisini che per andare a Corfù, ma solo a Corfù, non resta che attendere il 17 luglio per un collegamento stagionale concesso da Grimaldi.

BRINDISI – Al porto di Brindisi rimasto ormai senza più collegamenti per le Isole Ionie (principale ragione per conservare qualche ambizione di traffico turistico), e ai brindisini che per andare a Corfù, ma solo a Corfù, non resta che attendere il 17 luglio per un collegamento stagionale concesso da Grimaldi, ecco un bel regalo di consolazione: un idrovolante che ci porterà a Kerkyra. Ma è solo una sperimentazione prevista dal progetto transfrontaliero Adri Seaplanes, che punta in futuro a favorire la nascita di una rete di collegamenti veloci tra città portuali che si interfacciano solo via nave.

Il progetto ha come capofila la Provincia di Teramo, e come partner l’Autorità Portuale di Brindisi; la Prefettura di Corfù (Grecia); il Porto di Bar (Montenegro); la Regione Puglia - Assessorato ai Trasporti ; l’Autorità Portuale di Pula (Croazia); il porto di Valona (Albania); il Ministero dei Trasporti del Montenegro; l’ Enac -Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Due milioni di euro i fondi stanziati per la sperimentazione dal Il progetto è uno dei 32 finanziati dal Comitato di Sorveglianza del Programma comunitario di Cooperazione transfrontaliera “CBC IPA Adriatico”. Previsto il noleggio di un idrovolante da 19 passeggeri.

Su questo progetto, di cui abbiamo riassunto funzioni e sostanza, qualcuno a Brindisi ha già fatto il giochetto degli “aeroplani di Mussolini”, dopo la perdita nei mesi scorsi di una nave per Valona e delle navi delle compagnie elleniche. Ci vorrà ben altro, per risolvere il problema del traffico turistico estivo, sempre che interessi ad una Autorità portuale che pensa più alle premialità interne che ai risultati operativi (come è stato ricordato al presidente Iraklis Haralambidis da vari componenti del Comitato portuale, recentemente).

Il problema del collegamento aereo con Corfù visto su scala turistica non può essere risolto da un idrovolante, semmai da collegamenti stagionali effettuati con aerei regionali dall’Aeroporto del Salento, se ne fosse provata la fattibilità e la convenienza, valutando la domanda di un’area che comprenderebbe soprattutto le province ionico-salentine. Intanto ecco che a ridosso della diga di Bocche di Puglia spunta il pontile galleggiante per l’attracco dell’idrovolante del progetto Adri Seaplanes, che quando arriverà e ripartirà dovrà trovare sgombro lo specchio d’acqua antistante il porticciolo turistico.

Quindi, se c’è l’idrovolante, sospensione delle uscite e degli accessi al marina, e naturalmente anche delle attività di scuola vela nello “Stadio del Vento”. Non sappiamo ancora per quanto tempo durerà la sperimentazione, di cui sembra l’Autorità Portuale abbia incaricato la società di gestione del porto turistico, e quante volte arriverà e ripartirà l’idrovolante in una settimana, ma siamo stati bravi a infilare questa cosa in un’area dove ci sono interferenze reciproche (cantieri inclusi). Certo, se fosse un collegamento giornaliero e di lunga durata, il problema sarebbe grosso.

Per il resto, abbiamo capito che a Grimaldi interessano soprattutto i Tir e le merci, sino al punto da modificare orari di arrivo e partenza sulla rotta Brindisi-Igoumenitsa-Patrasso. La crisi obbliga a ciò, ci avevano spiegato pochi giorni fa: se non ci sono 150 camion, la tratta è in perdita. E Grimaldi non è venuto a Brindisi per i turisti. Ma così è se non c’è concorrenza, eliminata non solo dalla crisi ma anche dalle politiche attuate dalle ultime due gestioni dell’Autorità portuale brindisina.

 

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