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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Lungomare a rischio barriera

BRINDISI – Ma Comune e Autorità Portuale si parlano? L’amministrazione comunale è a conoscenza del piano di security varato dall’Autorità Portuale, visto che lo stesso interagisce, o interferisce (dipende dai punti di vista) con l’obiettivo dichiarato e conclamato negli ultimi anni di aprire sempre più il porto alla città? Qualche dubbio sorge al cospetto della parte del piano, realizzato da una azienda che se ne era assicurata la redazione previa gara esperita nel 2010, che interessa tutta la banchina centrale di viale Regina Margherita dove è prevista la realizzazione di una lunga barriera di pannelli in plexiglas trasparente alti 3,50 metri, per delimitare l’area di attracco di navi da crociera.

BRINDISI – Ma Comune e Autorità Portuale si parlano? L’amministrazione comunale è a conoscenza del piano di security varato dall’Autorità Portuale, visto che lo stesso interagisce, o interferisce (dipende dai punti di vista) con l’obiettivo dichiarato e conclamato negli ultimi anni di aprire sempre più il porto alla città? Qualche dubbio sorge al cospetto della parte del piano, realizzato da una azienda  che se ne era assicurata la redazione previa gara esperita nel 2010, che interessa tutta la banchina centrale di viale Regina Margherita dove è prevista la realizzazione di una lunga barriera di pannelli in plexiglas trasparente alti 3,50 metri, per delimitare l’area di attracco di navi da crociera.

Una barriera amovibile, viene spiegato nella relazione generale del progetto esecutivo (sulla base del quale il 6 febbraio è partito il bando per la realizzazione delle opere di completamento della security portuale), pensata per essere installata all’arrivo delle navi, e rimossa quando non vi è previsione di arrivi, “per avere un’area organizzata e ben fruibile dalla cittadinanza quando non è previsto l’attracco di navi da crociera”. Ma sarà davvero così, o parte del lungomare alla fine resterà interdetta ai cittadini proprio nella parte della banchina?

Il progetto spiega che l’opera è stata studiata per essere agevolmente rimossa con un braccio meccanico e un muletto. I pannelli sono incorniciati in strutture tubolari predisposte per l’incastro e separeranno la banchina di competenza portuale dalla parte carrabile del lungomare (quindi all’altezza della aiuola esistente), mentre sul versante carrabile è previsto un parcheggio a pettine. L’area va dall’ingresso  della ex stazione marittima all’altezza del palazzo della Dogana. Era lo stesso tratto  dove si trovava la concessione demaniale per la società che aveva portato a Brindisi un importante traffico di yacht privati e charter.

Il tratto sarà illuminato da fonti luminose installate su pali alti 8 metri. Quando i pannelli non serviranno, saranno depositati in un sito apposito all’estremità nord-ovest del lungomare Regina Margherita. Ora si vorrebbe sapere dal Comune: la recinzione e il parcheggio previsti dall’Autorità Portuale sono compatibili con gli interventi che il Comune sta realizzando sul lungomare, e con lo spirito e lo scopo degli stessi? Il dubbio sorge anche al cospetto delle dichiarazioni del sindaco che in queste settimane ha parlato di un lungomare trasformato in isola pedonale salvo accesso regolamentato dei mezzi di servizio. Quindi, il parcheggio previsto è già fuori da tale schema.

L’altro dubbio sorge sull’effettiva rapidità di montaggio e smontaggio, e sul costo di tali operazioni. C’è per caso il rischio di avere la banchina centrale con una pannellatura permanente per tutta l’estate? Era proprio necessaria una barriera alta 3,50 visto che non si tratta di plexiglas blindato (e perciò, anche se non c’è non cambia nulla), e che perciò la delimitazione poteva essere meno impattante, come le fioriere disposte a suo tempo dalla società di yachting? Quanto costerà montare e rimontare ogni volta le barriere, e quanto interferiranno queste operazioni con le attività sul lungomare (rumori, traffico e quant’altro)?

Le navi da crociera in città sono una scelta giusta, ma vanno conciliate le esigenze della security con quelle dell’ambiente urbano e soprattutto con quelle del salotto buono di Brindisi, che è lungomare Regina Margherita.

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