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Maci si regala due "metodo classico“

CELLINO SAN MARCO – Per i suoi 70 anni Angelo Maci, presidente ed enologo della Cantine Due Palme, si è concesso un bel regalo: due spumanti metodo classico nella versione bianco e rosè. E il negroamaro 1943.

CELLINO SAN MARCO – Per i suoi 70 anni Angelo Maci, presidente ed enologo della Cantine Due Palme, si è concesso un bel regalo: due spumanti metodo classico nella versione bianco e rosè. Uve al 100% Negroamaro che hanno seguito tutte le fasi del metodo di spumantizzazione classico, quello che tecnicamente si chiama  “tirage”, ossia la fase in cui si procede prima ad amalgamare il vino base con lieviti e sciroppo di zucchero e poi ad imbottigliare il prodotto in bottiglie tappate da tappi a corona.

Successivamente, le bottiglie sono state disposte orizzontalmente in cataste, in un ambiente termo condizionato a 15°C. Solo dopo, è iniziata la cosiddetta fase “presa di spuma”, cioè la trasformazione del vino in spumante, seguita dalla maturazione sulla feccia (“maturation sur lies”). Dopo 18 mesi, si è passati poi al “remuage”, fase in cui le bottiglie vengono sottoposte a rotazione per far sì che la feccia possa  staccarsi dalle pareti e dirigersi nelle bibule o sul tappo. A seguire c’è la sboccatura (dégorgement), che per Due Palme è avvenuta nella passata estate.

“Dopo il successo sancito dai mercati per il Melarosa, le bollicine prodotte con metodo charmat – racconta Maci – ci sentivamo pronti per il grande salto. Abbiamo atteso che arrivasse la giusta annata, e nel 2011 abbiamo deciso di cimentarci con il nostro primo metodo classico”.

Nel settantesimo anno di vita del suo presidente, la cooperativa ha voluto sigillare l’evento con la commercializzazione di un vino dedicato ad Angelo Maci. Si chiama “1943”, ricordando l’anno di nascita del presidente della Due Palme, la bottiglia che a partire dal 5 dicembre prossimo sarà immessa nel mercato in una fascia alta. “Si tratta dell’annata 1997, una straordinaria annata che a detta del mondo enologico è stato un anno perfetto per la realizzazione di grandi vini. E questo è davvero un grande vino, sia per la sua struttura sia per il significato che rappresenta”.

E l’importanza e il valore di “1943”, negroamaro in purezza, sono racchiusi nella sua etichetta alla quale Maci affida il suo messaggio, il suo mood nella vita e nella professione: “Il mio sogno era ridare ai viticoltori salentini orgoglio e dignità. La passione per la mia terra e la mia cultura contadina lo hanno alimentato. Oggi questo sogno è una realtà condivisa che consente a tanti giovani di brindare al futuro con fiducia”.

A Cantine Due Palme già si lavora a nuovi progetti. Entro il 2016 potrebbe essere realizzato il primo impianto di spumantizzazione del Salento. Ma questa è un’altra storia...

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