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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Aerospazio: 400 lavoratori sull'orlo del baratro. "Stop a questo scempio"

Ai piedi della Scalinata Virgilio si è svolta la manifestazione indetta da Fiom, Fim e Uilm contro i licenziamenti nel comparto aerospaziale

BRINDISI – “Lavoro”: questa, scandita più volte, la parola che risuonava oggi pomeriggio (venerdì 4 febbraio) ai piedi della scalinata Virgilio, sul lungomare di Brindisi, dove è andata in scena la protesta di lavoratori e sindacati contro la falcidia di licenziamenti che nelle ultime settimane ha colpito il comparto aeronautico e aerospaziale nella provincia di Brindisi. Si tratta di una manifestazione organizzata dalle segreterie territoriali di Fiom-Cigl, Fim-Cisl e Uilm con un obiettivo preciso: la convocazione di un tavolo governativo sulla crisi di una settore di vitale importanza per l’economia brindisina.

Oltre 100 persone hanno aderito al sit in. Il gruppo più numeroso era quello dei lavoratori della Dcm (ex Gse), protagonisti di un’annosa vertenza che la scorsa settimana è sfociata nell’avvio della procedura di licenziamento collettivo nei confronti di 81 persone. Il portavoce del comitato di cassintegrati della Dcm, Cristian Saponaro, a malapena ha contenuto la commozione nell’esprimere il dramma vissuto da questi padri di famiglia, per i quali si prospetta un futuro denso di nubi. Ma la crisi della Dcm è solo l’ultima di una serie di vertenze che negli ultimi mesi ha riguardato anche altre aziende dell’aerospazio. Le fatidiche lettere di licenziamento sono state infatti recapitate anche a 43 lavoratori della Cmc, azienda di Carovigno che operava nell’indotto della Leonardo Elicotteri. Estremamente complicata anche la situazione di circa 20 lavoratori della Processi Speciali.

Video: le interviste ai sindacalisti e ai lavoratori 

Manifestazione crisi aerospazio 2-2

I primi sentori della crisi del comparto erano arrivati un paio di anni fa con il fallimento della Tecnomessapia di Ceglie Messapica, altra ditta che ha chiuso i battenti, lasciando per strada i propri lavoratori. Complessivamente sono più di 400, stando alle cifre fornite dai sindacati, i lavoratori del settore nella morsa della crisi. Un quadro a tinte fosche, insomma, quello raffigurato dai segretari territoriali Angelo Leo (Fiom), Alfio Zaurito (Uilm) e Michele Tamburrano (Fim), supportati dai segretari generali provinciali dei sindacati confederali e da rappresentanti delle segreterie regionali. I sindacalisti chiedono un intervento delle istituzioni e della politica. Non casuale, dunque, la presenza del vicesindaco di Brindisi, Elena Tiziana Brigante, del consigliere regionale Alessandro Leoci e del deputato Giovanni Luca Aresta (Movimento 5 stelle) che insieme all’onorevole Mauro D’Attis (Forza Italia) si sta facendo promotore di una richiesta di proroga della cassa integrazione per i lavoratori della Dcm, che a partire dal prossimo aprile non potranno più contare su alcun ammortizzatore sociale.

Manifestazione crisi aerospazio 4-2

“Più volte - afferma Aresta - siamo intervenuti in ogni sede per sostenerne le ragioni anche alla luce delle importanti commesse autorizzate per il comparto dalle Commissioni Difesa di Camera e Senato. Programmi approvati di grande rilievo (tra tutti il drone militare European Male e l’elicottero multiruolo avanzato per l’Aviazione dell’Esercito) che non possono non rappresentare negli anni a venire uno straordinario volano di rilancio produttivo anche per una provincia che ha una radicata tradizione ed un forte insediamento industriale di aziende del comparto aerospaziale”.

“Certo la S.p.A. Leonardo, più volte tirata in ballo in queste giornate – prosegue il deputato pentastellato - non può essere la soluzione di tutti i mali, sono invece necessari una riqualificazione e piani industriali adeguati da parte delle industrie dell’indotto, che possono concorrere in modo importante al rilancio di tutto il settore. Ricordo come su iniziativa congiunta mia e del collega D’Attis, la Camera ha recentemente approvato un ordine del giorno in cui impegna il Governo a rinnovare gli ammortizzatori sociali per aziende come la Dcm. La prossima settimana sarà inoltre discusso un emendamento a mia prima firma e un altro di analogo tenore del collega D’Attis, al disegno di legge Milleproroghe con i quali si estende per tutto il 2022 l’accesso, su richiesta delle aziende in crisi, di un ulteriore anno di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e sono ragionevolmente fiducioso circa la loro approvazione”.

Manifestazione crisi aerospazio 3-3

Presente anche il consigliere regionale Alessandro Leoci (Con): "Proprio oggi - dichiara Leoci - ho scritto una lettera aperta al Ministro del Lavoro Giancarlo Giorgetti perché questo è un problema che ci riguarda tutti, riguarda la politica regionale quanto quella nazionale, motivo per cui si chiede un intervento urgente, un segnale che in queste stesse ore possa incidere positivamente sul destino dei lavoratori, delle proprie famiglie e dell'economia di un intero territorio. Vogliamo un confronto aperto per il rientro di commesse che facciano prendere un pò di ossigeno a imprese e lavoratori. Vogliamo semplicemente che il Sud sia agganciato al resto del Paese e che lo si faccia ora, per scongiurare ulteriori licenziamenti. Nuove commesse per dare una boccata di ossigeno e consentire nell'immediato la sopravvivenza di queste aziende al collasso, dei lavoratori, delle proprie famiglie e di una intera economia".

Leoci e Brigante-2

La politica, dunque, è in campo. Il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, costretto fuori città da impegni istituzionali, ha invitato il governo ad aprire un tavolo sulla crisi dell’aerospazio nel Brindisino. Ma bisognerà fare in fretta affinché la situazione, già estremamente complicata, non si aggravi ulteriormente nell’immediato futuro.

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