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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Marina: poche barche, bar chiuso

BRINDISI - Prosegue il declino del porto turistico Marina di Brindisi. Le nostre foto spiegano molto meglio delle parole come è ridotta la struttura: pontili deserti, bar e ristorante chiuso, capannone di rimessaggio non ancora affidato ai privati. E c'è perfino una barca semi-affondata.

BRINDISI - Le fotografie dicono tutto, non servono parole per descrivere il lento declino del porto turistico Marina di Brindisi: pontili semivuoti, uno addirittura deserto (quello destinato alle grandi imbarcazioni); bar e ristoranti desolatamente chiusi a stagione ormai avviata; una tabaccheria con scaffali semivuoti, che vende solo sigarette; il supermarket con le porte sbarrate; il capannone per il rimessaggio delle barche che deve essere ancora dato in gestione a privati (e non è mai entrato in funzione).

Negli ultimi 15 anni ci hanno parlato di Watefront, di Città d'Acqua e di Città di Mare: il risultato è che sul mare, eccezion fatta per i lavori sul lungomare Regina Margherita, finora abbiamo visto solo desolazione e declino.

Il Marina doveva e poteva essere il fiore all'occhiello della città, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ora è in atto uno scontro furibondo tra il Comune (che detiene però soltanto il 20% delle quote azionarie della società Bocche di Puglie) ed il socio che detiene la maggioranza, l'imprenditore leccese Ricchiuto. Quest'ultimo sta portando avanti una politica di espansione anche in altre aree del porto, per esempio mira ad avere in gestione il piazzale che fronteggia il porticciolo. Vorrebbe farci un porto a secco. Ma non sarebbe meglio riempire prima i pontili del Marina e far funzionare i servizi interni al porto turistico?

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