BRINDISI - Tutt'altro che chiusa la vicenda della legittimità della nomina di Iraklis Haralambidis a presidente dell'Autorità Portuale di Brindisi. Letture imprecise di parte della stampa che segue il caso vengono smentite da una comunicazione ufficiale della cancelleria della Corte di Giustizia dell'Unione Europea alle parti, in cui si annuncia che l'udienza pubblica per la pronuncia della sentenza è fissata per il prossimo 10 settembre alle ore 9,30 nella sala di udienza della Corte, a Lussemburgo.

La giurisdizione di rinvio della causa pregiudiziale intentata da Haralambidis, la cui nomina era stata annullata dal Tar di Lecce per illegittimità, sentenza sospesa poi dal Consiglio di Stato su impugnazione del professore ellenico, è lo stesso massimo organo di giustizia amministrativa italiano che aveva chiesto il parere della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. La sentenza ha quindi tale valenza, ma la decisione spetterà perciò al Consiglio di Stato.

Nella fase dibattimentale l'avvocato generale presso la Corte di Giustizia (ma anche l'Avvocatura dello Stato italiana per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) si era espresso a favore della legittimità della nomina di Iraklis Haralambidis, offrendo una propria interpretazione delle funzioni di un presidente di Autorità portuale in Italia. Resta da vedere se la Corte di Giustizia riterrà valida tale lettura, e soprattutto cosa deciderà lo stesso Consiglio di Stato che non è vincolato comunque dalla sentenza dei giudici del Lussemburgo.