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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Nuovi segnali di crisi da Dema. Chiesto l'intervento della task force regionale

Nuovi segnali di allarme da Dema, l’azienda di progettazioni e costruzioni aeronautiche campana che ha uno stabilimento nella zona industriale di Brindisi. Lo lanciano i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl, Fismic e Ugl Metalmeccanici. Intervento del consigliere regionale Bozzetti

BRINDISI – Nuovi segnali di allarme da Dema, l’azienda di progettazioni e costruzioni aeronautiche campana che ha uno stabilimento nella zona industriale di Brindisi. Lo lanciano i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl, Fismic e Ugl Metalmeccanici, con una richiesta di incontro urgente a Bari in sede di task force regionale per l’occupazione. Dema, fanno sapere i sindacati nella lettera inviata al governatore Michele Emiliano, alla stessa task force e all’assessore regionale al Lavoro, ha comunicato formalmente lo stato di crisi preannunciando il ricorso alla cassa integrazione speciale per 83 dipendenti sospesi a zero ore.

La Cigs dovrebbe durare 12 mesi, a partire dall’11 gennaio prossimo. Dema ha a Brindisi 137 dipendenti, quindi in fabbrica ne resterebbero 50. La causa della crisi, ha comunicato Dema, sarebbe la perdite delle commesse di AgustaWestland. Periò i sindacati di categoria chiedono la convocazione in sede di task force sia di Dema che della società elicotteristica di Finmeccanica, “al fine di comprendere quali siano le reali volontà delle aziende e quali volumi di attività produttive intendano mantenere nel sito di Brindisi”. Va ricordato che i lavoratori Dema avevano affrontato un rischio analogo non molto tempo fa.

 “Brindisi è a serio rischio d’esplosione sociale, serve un intervento congiunto delle istituzioni a tutti i livelli, bisogna intervenire subito prima che la situazione degeneri e sfugga di mano”.  Gianluca Bozzetti, consigliere regionale brindisino del M5S, commenta così il caso Dema, inquadrandolo nella situazione generale del settore industriale a Brindisi. ”Ogni settimana si registra una richiesta d’aiuto alle istituzioni o uno sciopero da parte di dipendenti di aziende presenti sul territorio. Adesso anche l’aeronautica, fino a ieri cavallo di battaglia per Brindisi, uno dei settori più floridi e all’avanguardia che rischia una irrimediabile crisi”.

“Anche lo stabilimento aeronautico Dema, infatti, avente quartier generale a Napoli ma con un importante distaccamento a Brindisi, rischia la chiusura. Le commesse provenienti dal colosso Agusta-Westland, come ad esempio quella sugli elicotteri AW169 che hanno permesso all’azienda di andare avanti fino ad oggi – prosegue Bozzetti -  non sembrano essere state rinnovate nonostante gli sforzi della Dema. Così, a marzo, con l’arrivo dei primi esuberi e nonostante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non si è risusciti a raggiungere un’adeguata soluzione, costringendo di fatto i lavoratori a scioperi e proteste di piazza. Ad oggi, nulla sembra esser cambiato ed anzi per ben 130 dipendenti il futuro è sempre più incerto, se non già segnato”.

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