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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

"Nuova linea Tir, pronta anche Bari"

BRINDISI - Il nuovo cabotaggio Grimaldi tra Ravenna e Catania, via Brindisi, per realizzare una nuova autostrada del mare riservata soprattutto ai Tir, è una grossa opportunità per la nostra città, e ne richiama con urgenza l'impegno per assumere rapidamente l'assetto di un hub intermodale strutturandone le aree retroportuali. Anche perchè, spiega l'ingegnere Calogero Casilli in questo intervento che pubblichiamo, la concorrenza è già pronta e giunge da Bari.

BRINDISI - Il nuovo cabotaggio Grimaldi tra Ravenna e Catania, via Brindisi, per realizzare una nuova autostrada del mare riservata soprattutto ai Tir, è una grossa opportunità per la nostra città, e ne richiama con urgenza l'impegno per assumere rapidamente l'assetto di un hub intermodale strutturandone le aree retroportuali. Anche perchè, spiega l'ingegnere Calogero Casilli in questo intervento che pubblichiamo, la concorrenza è già pronta e giunge da Bari.

"L’inserimento di Brindisi nella nuova autostrada del mare Catania - Ravenna , che ripercorre a rigor del vero una vecchia linea gestita dalla ex Tirrenia che saltava la Puglia, è una buona notizia per il porto di Brindisi. L’inserimento del nostro porto in questa “autostrada del mare” tutta italiana, fa si che si inizi a configurare, insieme alle già presenti “autostrade del mare” internazionali  con Grecia e Albania, che storicamente sono nate nel nostro porto, il ruolo per  Brindisi di nascente porto hub dei traffici euro mediterranei.

Se le linee con Grecia ed Albania riusciranno a sopravvivere nel nostro porto, insieme a questa nuova linea di cabotaggio nazionale dedicata ai Tir, a Brindisi si realizzerà una offerta di linee apprezzabile. Se la città investirà su questo prestigioso e conveniente ruolo, con iniziative per assicurare la massima accessibilità al porto, garantendo rapidi imbarchi e sbarchi dei Tir dalle navi, eliminando strozzature di varia natura,  questo tipo di traffico potrà avere un interessante sviluppo.

Ma, esso per diventare una vera risorsa economica ed affermarsi in modo stabile, ha bisogno di avere a supporto una vera e propria piattaforma intermodale ferro-mare, per consentire al nostro porto di fare quel salto di qualità necessario per diventare un autentico casello delle “autostrade del mare” oggi verso il Nord e Sud Italia, la Grecia e l’Albania, domani verso i ricchi mercati del Medio Oriente e del Nord Africa. In questo modo si potranno realizzare quegli scenari che abbiamo descritto ed auspicato in vari convegni ed incontri nazionali ed internazionali, l’ultimo tenuto sabato scorso in un incontro dedicato al porto nell’ambito della festa dell’Associazione Sviluppo e Lavoro.

In quella sede come nelle altre prima citate, si sono sempre richieste per il porto di Brindisi e per il suo importante retro porto,  lo sviluppo di infrastrutture in grado di attrarre i traffici  intermodali  ed inserire Brindisi nei circuiti della logistica dei traffici euro mediterranei. I quali,  voglio ricordare ancora una volta, con il loro trend di crescita, varranno  in pochi anni quasi un terzo dei traffici mondiali.  A seguito di questo forte sviluppo, il sistema della logistica internazionale ricercherà nel Mediterraneo porti intermodali, su cui orientare i flussi di traffico dell’area euro-mediterranea.

In conclusione la scelta da parte della Grimaldi di inserire Brindisi in questa linea di cabotaggio nazionale, facendolo diventare casello di questa nuova “Autostrada del Mare” conforta l’impostazione da me suggerita da anni alla comunità brindisina: quella di realizzare a Brindisi  l’hub interportuale orientato al mercato dei traffici euro mediterranei.  Però non siamo i soli ad essere inseriti come porto su questa nuova linea Sicilia, Puglia, Romagna.

L’Autorità portuale di Bari ha appena annunciato di aver sottoscritto un accordo con l’armatore TTLines,  per l’attivazione di un nuovo servizio regolare Ravenna, Bari, Augusta. Del resto il mercato dei trasporti marittimi come tutti i mercati vive per fortuna, di sana (si spera) concorrenza. Quindi sarebbe il momento ed il caso di rimboccarci le maniche per far meglio e passare agli atti concreti per aiutare gli imprenditori a sviluppare i traffici e a dargli le infrastrutture che servono, per essere vincenti nei confronti della concorrenza, che siamone certi sarà feroce".  (Calogero Casilli)

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