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Economia

Congresso Fiom tra solidarietà a Lucano e crisi delle piccole imprese

Angelo Leo riconfermato segretario dei metalmeccanici della Cgil. I punti salienti della relazione

BRINDISI – Si svolto a Brindisi il congresso provinciale del sindacato metalmeccanici della Cgil. Con 44 voti favorevoli e un astenuto è stato rieletto alla guida della Fiom il segretario uscente Angelo Leo. Completano la segreteria Giuseppe Gelo e Gianni Palma. Il presidente del comitato direttivo è Francesco Surano, mentre Azzurra Carriero è stata eletta presidente dell’assemblea generale.

La relazione introduttiva di Leo è stata aperta da un messaggio di solidarietà a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace attualmente agli arresti domiciliari, che proprio una delegazione della Cgil di Brindisi andò a incontrare dopo i tagli del governo Lega-M5S ai fondi assegnati al piccolo Comune calabrese . Un caso emblematico, ha rilevato Leo, del clima di razzismo, di attacco ai principi di solidarietà che sta caratterizzando questi mesi di vita italiana.

Angelo leo segretario Fiom Cgil Brindisi-2Ma il segretario della Fiom Cgil non ha fatto sconti a nessuno, passando ai temi economici. C’è la forte preoccupazione per le possibili conseguenze della manovra economica, ma il sindacato dei metalmeccanici ribadisce tutte le proprie critiche agli effetti della cosiddetta flessibilità contrattuale, del Jobs Act, della legge Fornero non solo sui redditi dei lavoratori e sulle prospettive dei giovani nel nostro Paese, ma anche sull’unità dei lavoratori stessi, divisi tra chi gode di maggiori garanzie e chi invece vive la precarietà dell’impiego.

Tutto ciò in una situazione in cui non è stato ancora superato il colpo inflitto al manifatturiero italiano dalla crisi globale, che ha messo in ginocchio il 30 per cento delle aziende, costrette a chiudere o a ricorrere alla cassa integrazione. Se da un lato si può al momento considerare positivo l’accordo su Ilva (di cui Leo ha riconosciuto i meriti al governo in carica), grazie alla spinta costante dei sindacati e dei lavoratori, e a Brindisi gli stabilimenti metalmeccanici dei grandi gruppi le relazioni sindacali sono positive e costruttive, resta la forte preoccupazione per lo stato delle piccole e medie aziende, soprattutto quelle del settore degli appalti.

Qui l’incertezza del salario mensile, spesso il bisogno che prevale anche sui diritti sindacali, le vicende giudiziarie illuminanti sulle infiltrazioni nella attribuzione e gestione delle commesse, l’assenza di delegati in molte piccole realtà, le questioni dei diritti alla sicurezza e alla salute, la fanno da padrone, e pongono una sfida precisa alla Fiom e a tutte le altre organizzazioni confederali.

Per questo la Fiom anche a Brindisi – ha detto Leo - non vuole, e non recederà dalla linea seguita sin qui, che si aggancia alla lotta per la difesa dello Statuto dei Lavoratori e dell’articolo 18 condotta negli ultimi anni, e chiede agli organi preposti maggiori controlli e maggiori verifiche sugli appalti e sulle condizioni di lavoro.

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